“Snocciolare dati, calcolare percentuali, illustrare tabelle, sembra diventato lo sport più popolare in Molise. Soprattutto in tema di occupati, di inoccupati, di assunzioni. Qualche volta per rinfocolare le polemiche sul job act, qualche altra per magnificare il lavoro svolto e, soprattutto, le magnifiche sorti e progressive che attendono il Molise. Tranne che poi non troviamo analisi dei percorsi fatti e delle difficoltà incontrate, e, quel che è peggio, le proposte per affrontare i problemi, tanti, che ancora ci sono.”È caustica Tecla Boccardo.

Questa volta la UIL Molise vuole accendere un faro sul tema della disoccupazione giovanile e delle politiche nazionali per incentivare le loro assunzioni, non dimenticando di avanzare proposte concrete per politiche positive a livello regionale.

E’ stato, infatti, aggiornato con nuovi dati il report della UIL rispetto alle ricadute degli “incentivi nazionali all’occupazione” con gli ultimi monitoraggi sui risultati dei più recenti incentivi quali l’“incentivo occupazione giovani” e l’“incentivo occupazione sud” attraverso i dati di flusso delle Comunicazioni obbligatorie ed i dati di stock forniti dall’Istat.

“La necessità di favorire assunzioni a tempo indeterminato e l’inclusione del maggior numero di giovani nel mercato del lavoro, sono ormai da anni tra le priorità delle politiche nazionali – specifica il Segretario Confederale Guglielmo Loy che precisa come- Alcuni incentivi, almeno dal punto di vista quantitativo, hanno funzionato più di altri, quale ad esempio l’esonero contributivo 2015 e 2016 e l’incentivo occupazione Sud che potrà essere usufruito ancora per tutto il 2017 e sul quale, visti i risultati, si sta pensando ad un rifinanziamento. E’ chiaro che queste misure non possono avere una valenza strutturale nel tempo, pena l’ingente carico sulla fiscalità generale, sebbene abbiano contribuito a stimolare occupazione di “qualità”.

“Sulla recente misura “INCENTIVO OCCUPAZIONE SUD” – ha proseguito Loy – in vigore per le assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel corso del 2017, risultano accolte circa 74 mila domande di richiesta incentivo di cui 7.646 nelle Regioni in transizione e 66.136 nelle Regioni meno sviluppate. Questa misura sta riguardando maggiormente assunzioni di giovani tra i 20-34 anni e il 70,7% del totale delle domande è destinato a nuove assunzioni a tempo indeterminato, il 23,9% a trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato ed il 5,4% per apprendistato.

Questa tipologia di incentivo, che mutua, in abbattimento della contribuzione, l’esonero contributo totale del 2015,sta producendo effetti positivi nelle 8 regioni del Mezzogiorno a cui è destinato, tra cui il Molise. Da qui, l’intenzione del Governo di confermare la misura anche per il 2018 che attualmente dispone di 530 milioni di euro di Fondi Europei.”

“Tra le varie misure previste per i giovani, ricordiamo “GARANZIA GIOVANI”, destinato ai NEET nella fascia 16-29 anni, operativo da 3 anni, con 1,2 milioni di ragazze/i attivi. All’interno di Garanzia Giovani, con uno stanziamento di 200 milioni di euro, troviamo il recente INCENTIVO OCCUPAZIONE GIOVANI (16-29 anni) operativo dal 1 gennaio 2017. I risultati, ad oggi, della misura parlano di 31 mila domande confermate.”

“Altra non meno importante misura – completa l’analisi il Segretario nazionale – è l’ESONERO CONTRIBUTIVO ASSUNZIONE SISTEMA DUALE, volto a favorire contratti stabili di giovani che abbiano svolto attività in alternanza scuola-lavoro o apprendistato di I e III livello. Questo intervento è stato inserito nella Legge di Bilancio 2017 ed è in vigore per assunzioni effettuate nel corso del biennio 2017 e 2018.”

Orientate ad incentivare occupazione stabile con uno sguardo rivolto soprattutto ai giovani, sono le misure che il Governo sta studiando e che potrebbe inserire nella prossima Legge di Bilancio. Per ora sono in campo diverse ipotesi quale una “strutturale” decontribuzione del 50% per 2 anni in caso di assunzione a tempo indeterminato dei giovani. Dall’altra una “strutturalità” della riduzione dell’aliquota contributiva per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato creando una “strutturale” concorrenzialità, in termini di costi, tra il contratto a tempo indeterminato ed il contratto a tempo determinato. “

“In Molise – aggiunge e contestualizza la locale Segretaria generale, Tecla Boccardo – viviamo una condizione simile alla media nazionale rispetto alla buona parte delle iniziative del Governo sulle politiche occupazionali, ma purtroppo, come noto, cadiamo su alcune percentuali che toccano la disoccupazione.”

E argomenta: “Andando per ordine: dopo un forte calo verificatosi nel 2016, troviamo un aumento dei rapporti di lavoro attivati, con una variazione positiva tra 1 semestre 2017 e 2016 che supera il 23%, passando dai 17 mila del 2016 circa a quasi 21 mila del primo semestre di quest’anno. Il dato che però deve farci riflettere, al netto della risposta nei confronti dei vari incentivi, è la questione legata al sistema occupazionale generale in cui troviamo un calo degli occupati di circa 1% e un numero di disoccupati che supera le 17 mila unità, registrando un aumento tra 2016 e primo semestre 2017 del 13,3%.”

“Segno, questo, che per quanto utili alcune misure illudono riguardo alla ripresa”: laconica come sempre la leader UIL.

“Allora in Molise la scommessa deve essere questa: includere nel mercato del lavoro, visto l’ancora elevato tasso di disoccupazione giovanile, il maggior numero di ragazze e ragazzi con contratti stabili, attraverso le varie misure a disposizione, indipendentemente dal fatto che si tratti di stanziamenti europei, nazionali o regionali.

Per fare ciò, occorre aumentare l’attuale forbice di costi tra i due contratti, indeterminato e determinato, incrementando l’ addizionale contributiva prevista per i contratti a termine e riducendo l’aliquota contributiva del tempo indeterminato. Una misura, questa, che potrebbe “stimolare” anche in Molise molte imprese a non abusare dei contratti a termine, che stanno tornando, gradatamente, ad essere i preferiti. Abbiamo bisogno di occupazione stabile -ha concluso Boccardo – e a dirlo sono i numeri.”

La proposta forte della UIL Molise: “Nella elaborazione dei futuri bandi legati alle iniziative di prossimo avvio, si presti la doverosa attenzione a questi aspetti, introducendo incentivi al lavoro stabile, penalizzando il ricorso al precariato. Battaglia alla precarietà del lavoro nel settore privato, sia detto per inciso, che fa il paio con l’impegno che il Sindacato pretende dalla politica per stabilizzare i tanti precari nella Pubblica Amministrazione.”

“Non possiamo più legare a doppia mandata le assunzioni, specialmente di giovani, alla durata di singole iniziative o, ancor peggio, allo sfruttamento di attività che da trampolino di lancio nel mondo del lavoro, diventano, invece, la discesa verso una nuova disoccupazione.”