di Domenico Angelone

La provincia più noiosa d’Italia? Nemmeno ad immaginarlo è Isernia, ad affermarlo il quotidiano il sole 24 ore che ha messo a confronto i fattori che determinano l’attrattiva e le potenzialità di svago nelle province dello stivale.

Osservando la classifica, la graduatoria non lascia dubbi. la provincia di Isernia è penultima, ultima risulta la provincia di Enna in Sicilia. Campobasso risulta all’81°posto senza infamia e senza lode, anche se nel sud Italia solo una decina di province vantano un risultato migliore.

Era scontato anche che le province del Nord e centro risultassero essere le meno noiose. Rimini è la provincia con la migliore performance, seguita dalle città d’arte Firenze e Venezia. Tra le prime dieci posizioni Trieste, Milano, Siena, Grosseto, Livorno, Gorizia e Pisa. Il sondaggio si basa sulla media dei punteggi nei diversi indicatori presi a riferimento dal quotidiano di Confindustria tra cui: spesa in spettacoli, presenza di ristoranti, bar, librerie, numero di turisti, permanenza media nelle strutture ricettive, agriturismi, cinema, teatri, concerti e sport.)

 

A questa notizia le reazioni del web non si sono fatte attendere , qualcuno ha scritto: “Ora capite perché tra Isernia e provincia ci sono più bar che abitanti? Qui la noia si combatte alzando il gomito. Dalle nostre parti il migliore amico dell’uomo non è il cane: è il barista! Contestare i dati del quotidiano di Confindustria è inutile perché si basano su parametri che non lasciano dubbi e sono veritieri. Però, si può dire, senza essere smentiti, che in estate se ci si mette in auto e si gira per le varie sagre, feste, concerti, ogni paesino della nostra provincia ha tanto da offrire se si vuole passare una bella serata in allegria. Tranne Isernia, dove bisogna attendere il “Settembre Isernino” – sempre che non sia realizzato con quell’allegria del grande inquisitore Geronimo Savonarola con pochi spettacoli che potrebbero catalizzare l’attenzione del pubblico anche da fuori regione preferendo conferenze, dibattiti e noiose presentazioni rispetto a quello che i cittadini si aspettano, per trascorrere ore liete”.

Il problema noia si palesa con maggiore vigore in inverno quando si raggiunge il livello “Chernobyl”. Muoversi è più complicato, il freddo punge e gli eventi sono ridotti pressoché a zero, ma va anche detto che non possiamo essere come la riviera adriatica. Si attende il week-end per le partite, la pizza, una cena, la disco o un’alzata di gomito, e così è se vi piace! Poi, ognuno di noi puo’ impiegare il tempo come meglio crede, non tutti sono destinati ad annoiarsi, dipende sempre da cosa si cerca per soddisfare le proprie esigenze. La nostra città, ahimè, offre ben poco. Non abbiamo un cartellone di eventi estivi, figuriamoci se possiamo avere un cartellone di eventi invernali. Anche se per molti, per divertirsi bastano pochi amici, buon cibo, tante risate e un buon bicchiere.