“ La Follia “, il meglio dello storico carnevale venafrano, fatto di sorrisi, coinvolgimento, divertimento e tanta partecipazione di gente di ogni età.

Oggi invece imperano le impossibili bombolette …

L’ultima domenica di carnevale che, come purtroppo avviene da diversi anni, a Venafro si è presentata in tono minore e decisamente contenuto in quanto a partecipazione e coinvolgimento popolare.

Constatazione che viene facile, ricordando ciò che era sino a qualche decennio addietro il carnevale in città, un appuntamento bellissimo, divertente al massimo ed assolutamente imperdibile, e non certo ciò che invece accade da qualche anno a questa parte, nostro malgrado … ! In effetti negli ultimi tempi nella giornata odierna è avvenuto tutt’altro e nient’affatto attinente al senso della festa carnevalesca, a meno che non s’intendano le … bombolette che tutto sporcano ed insozzano elementi carnevaleschi e come tali divertenti ! No, la massa così non la pensa, tanto che viste le impossibili esagerazioni degli ultimi anni, molti adulti preferiscono non partecipare ma restare tappati in casa onde evitare problemi di sorta.

Per fortuna comunque  bambini e fanciulli ambosessi che, sotto la spinta di mamme, papà, nonni e zii, indossano  gli abiti e le sembianze dei personaggi dei cartoni da loro preferiti, “armati” di filanti e coriandoli,  finalmente hanno inondato il corso della loro coinvolgente e simpaticissima gioia di vivere, divertendosi un mondo e facendo sorridere di gioia tutti.

Ed allora, sperando fortemente  che  non compaiono le impossibili bombolette (ci affidiamo soprattutto alla Polizia Municipale perché tanto non avvenga !), ricordiamo il meglio dello storico carnevale venafrano, che tanto attirava anche dai centri limitrofi e divertiva tutti e un sacco.

E’ certamente “La Follia” il fiore all’occhietto dello storico ed indimenticabile carnevale venafrano ; giovane bellissima e vestita di mille colori che faceva “girare la testa” ed “impazzire” vecchi e giovani, pedagoghi ed avvocati, medici, speciali, negozianti ed impiegati (i personaggi della tipica mascherata ) che per lei facevano letteralmente pazzie ! Trenta, quaranta, cinquanta personaggi in maschera e vestiti tipici che ballando e cantando giravano in lungo e in largo l’abitato per coinvolgere e far divertire, intonando l’indimenticabile ritornello “ Largo ! Largo alla Follia, alla Diva dei banchetti ! Largo a Lei che per la via spande i fiori ed i confetti ! Visi brutti, visi belli, vecchi, giovani e bambini, giù, levatevi i cappelli, sprofondatevi in inchini !”. E lei, la Follia, non si sottraeva, ma ballava ed attirava un sacco, mentre tutt’intorno se la “mangiavano” con gli occhi, sorridendo, applaudendo e divertendosi ! Oggi, purtroppo, la bellissima Follia è stata sostituita dalle bombolette … !

Tonino Atella