Coronavirus in Italia, la circolare del Ministero della Salute alle Regioni: “Si ritiene importante raccomandare la tempestiva attivazione delle misure di assistenza sanitaria.

Con una circolare inviata alle Regioni, il Ministero della Salute ha fatto il punto sull’epidemia invitando le Regioni a rafforzare le misure di assistenza sanitaria per fronteggiare l’eventuale aumento dei contagi.

La diffusione del virus e l’aumento dei contagi

Nella circolare il Ministero evidenzia che l’Italia è in una fase epidemica acuta, caratterizzata da una elevata velocità di trasmissione del virus. Alla luce dell’aumento dei contagi e del lento ma progressivo aumento dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva, l’invito alle Regioni è a rafforzare le misure di assistenza sanitaria per fronteggiare un eventuale peggioramento del quadro epidemiologico a causa della circolazione della variante Omicron del Covid.

Roberto Speranza

Roberto Speranza

Coronavirus in Italia, la circolare del Ministero della Salute alle Regioni

Per quanto riguarda l’andamento epidemiologico, “nelle ultime otto settimane sul territorio nazionale sono stati registrati rapidi incrementi dell’incidenza, che ha ormai raggiunto i 241 casi/100.000 e del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (9,6%) e nelle aree mediche (12,1%), mentre si mantengono stabilmente e significativamente al di sopra della soglia epidemica sia l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici (1,13) che l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (1,09)“.

A fronte del progressivo aumento dei casi e a fronte del lento ma progressivo aumento dei ricoveri “si ritiene importante raccomandare la tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria legata all’infezione da SARS-CoV-2, sia a livello territoriale che ospedaliero, garantendo l’adeguata presa in carico dei pazienti affetti da COVID-19 in relazione alle specifiche necessità assistenziali“.