In queste settimane di massima affluenza turistica nella provincia di Isernia, sale una lamentela generale di tanti ospiti delle strutture ricettive e di visitatori organizzati per il fine settimana, attraverso gite in pullman che giungono ad Isernia di domenica  e trovano una città dormiente, con il museo di Santa Maria delle Monache chiuso e pochissimi bar aperti anche per acquistare una semplice bottiglia di acqua.

Gli operatori alberghieri e dei B&B stimolano l’amministrazione comunale ad intervenire attraverso un’ordinanza affinchè le attività di somministrazione possano restare aperte almeno la domenica mattina.

In un momento in cui per la prima volta in assoluto la nostra provincia, come l’intera regione è meta di turisti italiani per la scarsa incidenza del contagio da coronavirus, dobbiamo approfittare di questa situazione, anche offrendo servizi indispensabili ai turisti.

L’amministrazione comunale deve stimolare i commercianti a restare aperti nel fine settimana, anche per offrire un’immagine di città organizzata per l’ospitalità.

Non si può far finta di nulla e lasciare solo nella gestione di alcuni ristoranti strapieni oramai in queste giornate di agosto a pranzo e a cena, con decine di turisti come non si era mai visto prima, e poi il nulla nella città.

Inoltre mancano concerti, eventi culturali in genere se pur con le limitazioni restrittive devono comunque essere stimolate, ma proprio quella determinante occasione per dimostrare che la città è propensa ad ospitare deve giungere la domenica nel giorno di massima affluenza di visitatori.

Non è accettabile il tutto chiuso, in quanto si vanifica anche l’attenzione che la regione Molise sta ponendo sul turismo.

In questo caso le sinergie sono di fondamentale importanza per iniziare quel lento, ma necessario processo di moralizzazione globale della cittadinanza verso l’ospitalità.

Non possiamo permetterci il lusso di chiudere tutto la domenica e lasciare ai visitatori un biglietto da visita pessimo della città.

L’appello deve giungere alle istituzioni locali in primis e a tutti gli organi preposti ai beni culturali e storici. Si riapra in tempi brevissimi il museo e si provveda ad organizzare eventi nel fine settimana catalizzatori di attenzioni per le centinaia di persone che sono interessate a scoprire la nostra terra.