I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia, hanno scoperto nel capoluogo “pentro” un appartamento gestito da un 30enne di nazionalità cinese, dove venivano fatte prostituire giovani ragazze straniere, anch’esse di nazionalità cinese, con tariffe che oscillavano tra i 50 e i 100 euro a prestazione.
L’attività di prostituzione avveniva praticamente a qualsiasi ora del giorno, e secondo i primi accertamenti si è scoperto che la casa a luci rosse era molto frequentata, da clienti di qualsiasi età, sia di Isernia che provenienti da altri comuni della provincia. I militari sono intervenuti presso i locali dove avveniva l’illecita attività, identificando alcuni clienti ed una ragazza 20enne, di nazionalità cinese che stava ricevendo gli stessi e che risultava priva di regolare permesso di soggiorno sul territorio nazionale.
Nei confronti del 30enne, già con a carico specifici precedenti di reato, scattava una denuncia per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, mentre nei confronti della 20enne scattava una denuncia per ingresso e soggiorno illegale sul territorio dello stato, per la quale il Prefetto della provincia di Isernia emetteva un decreto di espulsione dal territorio nazionale. La scoperta di case di appuntamento clandestine, da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo, non è nuova nel centro isernino, infatti alcuni mesi orsono un altro appartamento ubicato ad Isernia fu al centro di un’indagine che portò alla denuncia di tre persone, un italiano e due stranieri che sfruttavano giovani donne immigrate che venivano fatte giungere in Italia con promesse di lavoro, per poi essere costrette ad esercitare l’attività di prostituzione.