Isernia, 45 mila euro di lavori per la segnaletica: socializzazione dei costi e privatizzazione dei profitti

Riceviamo e pubblichiamo, comunicato del Partito Comunista dei Lavoratori sezione di Isernia:

<<La giunta comunale della destra di Isernia ha reso noto che sono iniziati i lavori di rifacimento della segnaletica stradale, nonché per l’aumento di stalli per disabili, tutto a carico del bilancio comunale, per l’importo di 45 mila euro.

Ovviamente è un bene che si facciano finalmente queste opere atteso che le segnaletiche di sicurezza pedonale, dei parcheggi, dei posti dei disabili, sono totalmente deteriorate da anni, ed anzi per i disabili ribadiamo la nostra richiesta di aumentarli quantomeno al minimo di legge (1 posto ogni 50 stalli ex c.5 art.11 DPR 503/96), ed anzi oltre se necessario.

Tiziano Di Clemente

Ma segnaliamo un piccolo dettaglio: la deliberazione consiliare n.14/2018 prescrive che tali lavori non siano  carico del Comune, bensì della società privata che gestisce i parchimetri !

Ed infatti il punto 13 delle condizioni di affidamento – si legge in tale delibera – prescrive che la società affidataria, una volta l’anno, provveda  al rifacimento di tutta la segnaletica orizzontale (attraversamenti pedonali di colore celeste e bianco, stalli strisce bianche, stalli per disabili) del centro cittadino e del quartiere San Lazzaro!

Dunque, sul piano politico-sociale, siamo di fronte all’ennesimo regalo della destra isernina  al  capitale privato, ovviamente a spese del Comune. Ed è il caso di sottoporre al vaglio di competenza anche l’ipotesi di danno erariale, affinché sia risarcita la collettività.

Palazzo San Francesco sede comune di Isernia

Nel ribadire tutte le nostre ragioni sociali e di classe, già rese note per l’abolizione degli stalli blu a Isernia, peraltro privatizzati e quasi triplicati per posti e tariffe, nonché le eccezioni giuridiche (di nullità/inesistenza giuridica  dell’affidamento e abuso di potere /danno erariale, ancora al competente vaglio), denunciamo sul piano politico-sociale che anche in questo caso, di questa presunta “concessione”, si mantiene solo la parte conveniente alla società privata e socialmente vessatoria (incasso tariffe esose e quota fissa sulle multe), mentre delle contropartite  in favore del Comune pare non vi sia traccia concreta.

Senza contare l’ulteriore eccezione posta al vaglio giudiziale, per cui la tariffa delle soste blu è dal 2019 pari a zero, poiché fu fissata solo per l’anno 2018 e non è stata più fissata per gli anni successivi, a seguito dell’esplosione dell’enorme pasticcio con cui la giunta di destra si è “auto incartata”.>>