Isernia – Pomeriggio di apprensione per le mamme di Isernia che hanno deciso, approfittando del bel tempo, di accompagnare i loro pargoli presso la villa comunale per una passeggiata e far divertire i bambini giocando a pallone.

Lo spettacolo delle foto eloquenti che non lascia temi a critiche e a prese di posizioni diverse dalla  condanna e a rimedi opportuni, per evitare quello che accade oramai ogni giorno. Le foto inviateci proprio da queste mamme, la dicono lunga sulle risorse che i politici vogliono farci credere che abbiamo nella nostra comunità. I ragazzi di colore sfaccendati, hanno scambiato la villa comunale per cantina, sotto gli occhi dei bambini e delle mamme infuriate, con casse di birra in vetro sparse tra le panchine e un propedeutico messaggio ai più piccoli: “Qui si può far tutto, spacciare droga, bere e ubriacarsi senza problemi e urinare quando uno ne ha voglia in ogni dove con nonchalance”.

Tutto senza il minimo controllo, senza un intervento di un tutore dell’ordine, la villa comunale di Isernia è terra di nessuno, anzi, oramai solo patrimonio dei ragazzoni immigrati.

 Ma non dovevano studiare, porsi nelle condizioni di avviarli verso lavori utili alla collettività? Imparare la lingua italiana? Questa è l’accoglienza che le alte cariche istituzionali dello Stato vogliono che sia. Disperati, ubriachi in mezzo ai bambini.

Le regole sono fatte per essere infrante, questa è la nuova filosofia che Isernia sta vivendo, una “vacatio legis” insopportabile. Pensare che negli Stati Uniti se qualcuno beve una birra in pubblico rischia l’arresto, qui siamo arrivati alla cantina nel parco comunale, deriva totale della civiltà come i nostri genitori ci hanno insegnato, ma non è il caso di dire basta?