di Pietro Tonti
Aperto il sipario sulle elezioni comunali di Isernia sui possibili candidati primi cittadini. A circa 8 mesi dalle elezioni amministrative, spicca un accordo politico nazionale, sul possibile candidato del centro destra.
Dai rumors di palazzo, parrebbe che la linea guida dovrebbe dare a Fratelli D’Italia di diritto la scelta del candidato al massimo vertice per la città pentra.
Un accordo che deriva dalle elezioni di Campobasso e Termoli, il candidato espressione della Lega come ricorderete fu Maria Domenica D’Alessandro nel capoluogo di regione che conquistò una sonora sconfitta contro il candidato sindaco pentastellato Roberto Gravina. A Termoli l’attuale sindaco Francesco Roberti è espressione di Forza italia.
Manca quindi un sindaco con la bandiera di Fratelli D’Italia, a cui dovrebbe andare la candidatura alle prossime elezioni 2021 ad Isernia.
Ma vi sarebbero delle situazioni ostative, in quanto il partito della Meloni ha pochissimi iscritti in città e Filoteo Di Sandro (leader di F.I.) che punterebbe alla candidatura dell’Assessore attuale Eugenio Kniahynicki, non permetterebbe aggregazioni di altri esponenti che vorrebbero fare il passaggio in Fratelli d’Italia. Questa posizione disaggregante limiterebbe qualsiasi accordo in merito di altri gruppi che oggi si ritrovano senza un riferimento nazionale.
Bisogna anche tornare sulla questione reale gestionale dell’attuale amministrazione. Sembrerebbe una forzatura non proporre il sindaco d’Apollonio per un secondo mandato, in quanto questo significherebbe che l’attuale esecutivo non ha lavorato assolutamente bene nei 5 anni di amministrazione; si sconfesserebbero le affermazioni di buon lavoro svolto del vicesindaco Pietrangelo su facebook, che interviene con i suoi post, ad ogni minima critica sull’operato della Giunta.
A meno che il sindaco generale, non decida lui stesso di non ricandidarsi. In questo caso le cose cambierebbero, ma resterebbe in piedi il nodo di un accordo unanime tra i partiti di centro destra.
L’Avv. Raimondo Fabrizio rappresentante di Forza Italia non demorde, ed è in piena campagna elettorale, ambisce alla massima poltrona; spera in una unità di intenti dei massimi vertici regionali per realizzare il suo sogno, ma è presto ancora per fare previsioni.
D’altro canto anche l’Avv. Oreste Scurti è in campagna elettorale per la poltrona di sindaco, in cerca di aggregazioni e, sappiamo da voci ufficiali che qualora vi fosse un ampio consenso popolare sulla sua persona, anche gli esponenti regionali, non solo del centro destra, sarebbero pronti a ufficializzare questa candidatura.
Vi sono comunque anche altre aspettative, quelle della Lega e di altri personaggi politici eccellenti che ancora non si affacciano nel panorama dei papabili, ma che potrebbero fare la differenza all’ultima ora. Una cosa è certa e definita. Il prossimo sindaco di Isernia, nel centro destra, non verrà scelto tra la società civile, ma tra gli esponenti politici dei partiti.
Situazione non chiara ancora nel centro sinistra cittadino, si avanza anche la possibilità di una candidatura a sindaco per Carlo Veneziale, certamente l’esperienza non gli manca, è stato anche assessore regionale con il Governo Frattura con delega alle Attività Produttive. Potrebbe essere lui il papabile per una coalizione allargata anche ai pentastellati? Chissà. Le aspettative sono riposte nelle elezioni regionali di domani, per comprendere che peso hanno ancora i grillini nel gradimento popolare. Tutto la politica è in continuo divenire, nel “work in progress”ci possiamo aspettare di tutto.