di Pietro Tonti

Isernia – In seguito agli ultimi accadimenti assurdi e inimmaginabili per la nostra città, tra cui la vicenda piscina comunale; quella dell’Isernia Calcio a 5, costretta a ritirare la squadra dal campionato di serie A2 per la CARENZA STRUTTURALE DEL PALAZZETTO CHE NON PUO’ ACCOGLIERE PIU’ DI 200 posti rispetto ai 500, limite di capienza che pare costringere anche Globo Basket a ritirare la squadra dalla serie B nazionale e EFFE SPORT VOLLEY; oltre alla vicenda del rischio chiusura del centro anziani “S. D’Acunto” e non ultima prova dell’approssimazione, il blocco del traffico cittadino e dell’unica arteria di collegamento con l’Ospedale, per la gara ciclistica di domenica scorsa.

Abbiamo avvicinato il Consigliere comunale di opposizione Vincenzo Di Luozzo Isernino Doc e visibilmente turbato per quello che la città pentra sta vivendo.

Consigliere Di Luozzo che cosa sta accadendo alla città di Isernia secondo lei e per quale motivo?

Il fatto principale è che i Cittadini ti fermano per strada perchè vogliono avere risposte ai bisogni della Comunità ma non sai cosa rispondere: questa amministrazione non ti informa, ti tiene all’oscuro di tutto e soprattutto ignora tutto anche i consigli portati da noi opposizione in Consiglio comunale. Per esempio, riguardo alla questione piscina comunale in Consiglio feci presente che vi erano delle richieste formulate per la gestione da parte di alcuni imprenditori isernini, invitando la maggioranza a prendere in considerazione immediatamente tali proposte per ridare alla cittadinanza, nel più breve tempo possibile, una piscina, senza costringere gli isernini a recarsi a Venafro o addirittura più lontano per esercitare gli sport acquatici. La risposta lapidaria fu che non era possibile e poi era necessario indire un bando con un progetto finanziario con le conseguenze nefaste che, ad oggi, sono sotto gli occhi di tutti. Tutta l’opposizione non era d’accordo sapendo che un bando si poteva e si doveva evitare; chiesi, almeno, che a redigere il progetto fosse un tecnico della FIN (Federazione Italiana Nuoto) per cercare ed evitare di commettere errori, per verificare la fattibilità del progetto, se fosse stato sostenibile e rispondente alle esigenze della città. Attraverso la figura di un tecnico FIN, il progetto poteva rientrare, forse, in un contesto di piscina “più ampio” per gare federali, visto che siamo capoluogo di provincia; oltre alla possibilità di poter accedere al credito sportivo attraverso una federazione riconosciuta a livello nazionale e corsi federali di nuoto. Il fatto è che al bando comunale non ha partecipato nessuno, per le pretese esose di gestione.  Ed i costi di progettazione ora chi li pagherà? Nessuno (il Comune) come al solito! Silenzio assordante del sindaco e di tutta l’amministrazione. Figuracce che potevano essere evitate e il primo cittadino che in ritardissimo afferma: “stiamo vedendo”, ma cosa occorre ancora vedere? I buoni consigli vengono disattesi, il Primo Cittadino avrebbe dovuto pensarci prima, non ora che è trascorso un altro anno. Chi era intenzionato a rilevare in gestione la piscina ha desistito, i cittadini agognano ancora una struttura e il disastro è compiuto!

Noi come forza politica di opposizione cosa possiamo fare, se non il nostro dovere, ponendo in risalto tutto il nostro disappunto per come si sta gestendo questa città?

Vi sono anche altre questioni sempre sconcertanti, come quella del palazzetto che doveva garantire la disponibilità a disputare gare di Serie A2 del Calcio a 5 e quelle del Globo Basket in serie B, come vede la questione?

Quando si è trattato di festeggiare l’ascesa delle squadre cittadine ai vertici delle categorie nazionali, quasi l’intera giunta era, giustamente presente, alla festa organizzata il 12 marzo per la matematica vittoria del campionato e, quindi, la promozione in serie A2 ed erano tutti contenti di quello che la città stava vivendo, per poi lasciare le società al loro destino, senza palazzetto, senza soldi e con pochissimi sponsor trovati dalle persone vicine.

Da quel che ricordo e a quel che so, gli amministratori del Comune di Isernia non hanno da quel momento in poi mai invitato ad un incontro la società titolare del titolo al fine di cogliere l’esigenza propria del calcio a 5, nè quelle delle associazioni sportive per il prosieguo delle attività agonistiche.

Questa amministrazione deve decidere se intervenire economicamente o meno per tutte le società che esercitano lo sport a livello agonistico e di fascia nazionale; deve decidere se lo sport, a partire dalle giovani età è importante o meno e se vuole implementarlo o no.

Non è solo un problema di sport, ma di cultura.

Qualche anno fa un grande giocatore e tecnico del basket, Georgij GLUOCHKOV, ci onorò della sua presenza in squadra col GLOBO BASKET, ed in una delle tante chiacchierate tra amici mi disse serio:”come mai nelle palestre di Isernia non ci sono ragazzi ? E’ possibile che non avete ragazzi che vengono ad imparare uno sport? Solo con lo sport e le attività culturali togli dalla strada i giovani e indichi loro una direzione sana e giusta da seguire, per arginare le devianze”.

L’amministrazione comunale ha il dovere di investire su questo.

Personalmente all’interno della Prima commissione consiliare ho proposto di trovare una soluzione per invogliare le famiglie e avviare i ragazzi allo sport, dando loro modo di pagare solo un prezzo simbolico per l’iscrizione alle società sportive.

Poi la questione Palazzetto, uno scarica barile di responsabilità senza che nessuno abbia cercato una soluzione, celandosi nel: “non sapevamo, siamo caduti dalle nuvole!”

Dallo sport agonistico in brusco arresto agli anziani del centro sociale S. D’Acunto, possibile che ogni azione ha un blocco, una deficienza?

Questa è un’altra questione che poteva essere evitata senza porre in difficoltà gli anziani. La possibile chiusura si ipotizza per la mancata previsione di finanziamento che annualmente l’Amministrazione Comunale elargiva per sostenere la maggior parte delle attività previste dalle Direttive del Centro, da sviluppare nell’arco di un anno, insieme al contributo che ogni socio deve versare, oltre alla quota di iscrizione. Siamo al paradosso. Azzerando il finanziamento Comunale tutta l’organizzazione preventivata per le attività viene sconvolta.Attualmente il Centro ospita tutti i giorni 152 iscritti che, con turnazioni diverse svolgono attività di ogni genere: corsi di informatica, corsi di ballo e attività motorie, corsi di inglese e di pittura, attività ricreative di tornei, conferenze periodiche tenute da esperti sulle problematiche attuali della terza età, laboratori teatrali, concerti, viaggi a carattere ricreativo e culturale, feste, ecc.

Mi chiedo a questo punto se questa amministrazione non è in grado di garantire l’ordinario e stanziare pochi spiccioli per gli anziani e le loro attività, ha senso continuare a farli sperare di vivere una dignitosa vecchiaia???

Ultima vicenda quella di domenica scorsa che per una gara ciclistica per mezza giornata la città di Isernia è rimasta bloccata con il traffico in tilt e le giuste lamentele dei cittadini.

E’ davvero sconcertante non avere il polso delle situazioni sulle cose che si vanno ad organizzare soprattutto senza sincerarsi se si rispettino tutti i criteri per permettere la realizzazione di eventi, pur necessari e rivitalizzanti per la nostra città.

Tali eventi non devono assolutamente limitare la libertà di spostamento di ognuno. Quella di domenica è stata una leggerezza inaudita. Nel corso degli anni abbiamo avuto tante manifestazioni sportive, ma non si era mai registrata una situazione come questa. I cittadini hanno ragione e i responsabili di tale disastroso atteggiamento facciano ammenda, per il futuro deleghino chi è in grado di programmare e gestire.

Come giudica questa amministrazione paragonata alle precedenti?

Senza alcun dubbio non si fanno mai paragoni e sono certo che fare il Sindaco, soprattutto quello di un Comune Capoluogo di Provincia, non è cosa facile.

Capisco, quindi, le difficoltà del Sindaco d’Apollonio ma, almeno una volta, Sig. Sindaco, “provi, provi a pensare un po’ diverso”, cominci a “condividere” anche quelle cose, seppur poche, che l’opposizione Le suggerisce dall’unico posto da dove dovrebbero nascere le idee per poi concretizzarsi attraverso i progetti, con l’aiuto di tutti.

Solo allora potremo condividerne “le spese” ma, ad oggi, sono solo a Suo carico!!!

Questo, mi creda, dispiace molto personalmente e, soprattutto, come dico sempre mi dispiace per la mia, la nostra Città.

Non ha risposto alla mia domanda!!

Bisogna ancora lavorare tanto, ma veramente tanto per il bene della nostra piccola ma ancora GRANDE CITTA’ CAPOLUOGO.