Il consigliere comunale di Isernia, con delega al Bilancio, Giampiero Mancini, replica al documento delle minoranze consiliari del 9 maggio scorso.
Ho letto sulla stampa di 11 “proposte”, o presunte tali, pervenute da 15 consiglieri di minoranza. Le hanno definite misure immediate e urgenti che l’Amministrazione può porre legittimamente in essere. Incredibile ma vero. In questo particolarissimo momento, ove il senso di responsabilità e il dovere istituzionale avrebbero dovuto consigliare massima concentrazione e coesione nell’affrontare la risoluzione dei numerosi e complessi problemi che attanagliano la nostra collettività per la straordinaria emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid-19, qualcuno ha invece deciso di anticipare la campagna elettorale, alzando i toni in maniera pretestuosa, promuovendo iniziative francamente insostenibili, se non anche ridicole. Si definisce l’attività amministrativa in atto una “gestione ragioneristica” della cosa pubblica, quando esistono vincoli e norme nazionali che non consentono deroghe agli enti locali. Disposizioni che chi siede in Consiglio comunale, dunque anche i 15, dovrebbero conoscere. Ma prendo atto che non è così. Ritengo tuttavia che si debbano fornire ai cittadini informazioni giuste e corrette.
- TARI. PER LE ATTIVITÀ COMMERCIALI CHE HANNO SUBITO PROVVEDIMENTI DI CHIUSURA. L’argomento è già allo studio senza bisogno di alcuna sollecitazione, abbiamo verificato l’effettiva possibilità di riduzione della parte variabile della tariffa. I nostri uffici stanno già lavorando in tale direzione, anche sulla base di una recentissima delibera dell’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, che disciplina la materia. Forse alcuni consiglieri non sanno che la tariffa si compone di due parti, e neanche che si può derogare soltanto a una parte di essa. Hanno idea di quanto “pesa” la Tari per le attività commerciali? Credo sia opportuno che si informino, prima di decidere, sostituendosi al concessionario, di rinunciare a diverse centinaia di migliaia di euro.
- TASSA SULLE INSEGNE PUBBLICITARIE. Stesso discorso della Tari, anche se in questo caso c’è un’unica tariffa. Comunque, allo stato attuale della normativa nazionale, l’abolizione dell’imposta sulla pubblicità è impossibile.
- RIDUZIONE DELLE IMPOSTE COMUNALI DEL 30%. Da questa proposta si evince chiaramente come i 15 consiglieri non abbiano alcuna cognizione dello stato delle casse del nostro Comune; significa non avere idea di quanto sia lo sbilancio negativo tra entrate ed uscite correnti; significa non capire che una riduzione di questo tipo non consentirebbe di soddisfare nemmeno i servizi pubblici essenziali. Ci chiediamo: può essere che amministratori così attenti alla cosa pubblica, non sappiano queste cose elementari? I cittadini sappiano che, da quando questa Amministrazione si è insediata, il suo obiettivo, ogni anno, è quello di provare a ridurre dello 0,1% l’addizionale comunale, che pesa in termini economici circa 250mila euro. Ci proviamo ogni anno, e ci proveremo anche quest’anno. Se poi dovesse intervenire un provvedimento governativo che, invece di spostare in avanti il pagamento dei tributi locali, disponesse l’abolizione degli stessi (come è successo per la prima rata dell’IRAP), compensando il mancato introito con trasferimenti governativi, oppure eliminando per questa annualità il vincolo del pareggio, allora sarebbe un altro discorso. Al momento così non è.
- TOSAP. Premesso che la proposta dei consiglieri è stata superata dal recente Decreto Rilancio, stiamo predisponendo il bilancio di previsione nel quale si sta già ipotizzato il mancato introito della Tassa di occupazione del suolo pubblico per l’intero anno, per ciò che riguarda gli spazi da concedere a bar e ristoranti e attività di somministrazione in genere.
- ANNULLAMENTO CONTRATTO PARCHEGGI A PAGAMENTO. Tutti i provvedimenti emanati per l’emergenza sanitaria, sia a livello comunale che da altre autorità regionali e nazionali, sono stati diretti al massimo contenimento degli spostamenti e della mobilità. Quindi rendere liberi i parcheggi, nell’attuale situazione di emergenza, significherebbe spingere o incentivare i cittadini a contravvenire a queste disposizioni. Per i restanti anni di concessione, un “annullamento” del contratto appare giuridicamente impossibile, ed esporrebbe il Comune non solo alla rinuncia a 162mila euro all’anno (minimo contrattualmente garantito) ma anche a consistenti pretese risarcitorie da parte del concessionario. Tutto questo, ovviamente, a meno che sia proprio il concessionario a violare il contratto, con ciò esponendosi ad una nostra risoluzione contrattuale in danno.
- MERCATI. Secondo le vigenti disposizioni governative, sarebbe possibile riaprire solo per la vendita di alimentari, che invero costituisce una piccolissima parte dell’intero mercato ed è notoriamente appannaggio soprattutto di venditori provenienti da altre regioni, con tutti i problemi sanitari che tale provenienza potrebbe comportare. E’ preferibile, quindi, attendere ancora e poi assumere un’unica decisione per l’intero mercato.
- EDILIZIA SCOLASTICA. Si adotteranno certamente tutti i provvedimenti necessari in accordo con le istituzioni competenti per garantire la massima sicurezza ai nostri alunni, in coincidenza con il rientro a scuola. Non sono ancora disponibili le modalità di come sarà organizzata la scuola di domani. Solo “alcuni” sembra abbiano maturato certezze in questa materia, seppur in totale assenza delle disposizioni governative.
- GUANTI E MASCHERINE. I consiglieri parlano dei DPI utilizzati da soggetti non contagiati ed all’esterno dell’ospedale: essi tuttavia non costituiscono rifiuti speciali.
- SOSTEGNO ALLE ATTIVITÀ CULTURALI. Bisognerebbe capire, innanzitutto, che la Fiera delle cipolle portava introiti anche consistenti alle casse comunali, che quest’anno ovviamente non ci saranno. Per il resto, vedremo cosa sarà possibile mettere in campo. Non ci pare che questa sia una proposta articolata (non si capisce cosa dovrebbe fare il Comune), né tanto meno economicamente sostenibile. Comunque, il budget annuale per le manifestazioni in questione, a causa dell’attuale emergenza, sarà inevitabilmente e drasticamente ridotto.
- CIMITERO. Il problema non è la regolazione degli accessi, ma il pericolo di possibili assembramenti, che il personale di categoria A non sarebbe comunque in grado di gestire e tanto meno di sanzionare. L’ordinanza attualmente in vigore appare equilibrata e fornisce adeguate risposte alla cittadinanza.
- PAGAMENTO DI PARCELLE E FATTURE AI FORNITORI. Siamo tutti d’accordo! Questa Amministrazione ha sempre agito per la tempestività dei pagamenti e la regolarizzazione dei debiti pregressi e non ha mai smesso di impartire direttive che andassero in questa direzione ai Settori competenti, riducendo drasticamente le vecchie pendenze. Ci siamo mossi in modo analogo anche in questo periodo di emergenza, che ha visto inevitabilmente gli uffici impegnati principalmente sul fronte della lotta al contagio.
Dunque, ancora una volta, mi trovo costretto a sconfessare su tutta la linea chi, demagogia alla mano, non trova di meglio che gettare fumo negli occhi ai cittadini di Isernia.