Proseguono i servizi preventivi del Comando Provinciale volti al contrasto dei furti nelle periferie isernine, periferie che negli ultimi tempi erano state colpite da condotte predatorie. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia nella giornata di ieri hanno fermato tre persone di origine rumena, senza fissa dimora, mentre tentavano di tornare in patria trasportando al seguito mezzi agricoli rubati.

Nello specifico i militari, durante lo specifico servizio di controllo del territorio, notavano lungo un’arteria principale della provincia un furgone con targa straniera con annesso un rimorchio che trasportava un trattore agricolo privo di targa. Considerato che negli ultimi tempi la provincia è stata interessata proprio da furti di mezzi agricoli, i militari ritenevano opportuno fermare e controllare il mezzo che viaggiava nella corsia opposta agli stessi. Da un primo controllo, si aveva modo di identificare due umoni e una donna che viaggiavano nel furgone.

I Carabinieri insospettiti dall’atteggiamento poco collaborativo, decidevano di approfondire i controlli, anche sul trattore che trasportavano ed altro materiale rinvenuto all’interno del mezzo. Chieste spiegazione sul materiale rinvenuto e sul mezzo agricolo, i fermati esibivano fatture di acquisto che destavano immedatamente sospetto all’occhio incuriosito degli operanti che decidevano di accompagnare i sogegtti in caserma per approfondimenti.

Successive e dettagliate indagini per risalire alla provenienza del materiale permettevano di acclarare che il trattore privo di traga era stato asportato ad un privato nella zona del napoletano. Contestualmente si operavano ulteriori verifiche che permettevano di accertare la piena falsità della documentazione di acquisto del mezzo agricolo; in sostanza i fermati avevano realizzato una falsa fattura emessa da una officina campana il cui titolare, sentito, era completam,ente ignaro della falsa operazione. La documentazione ben contraffatta sarebbe servita per evitare problemi lungo il tragitto sino alla Romania. In considerazione delle risultanze investigative, con particolare riferimento al fatto che i tre stavano tentanto di rientrare in patria con la refurtiva, l’A.G. disponeva il fermo dei tre soggetti e il loro accompagnamento presso le competenti case circondariali.

Mentre il mezzo agricolo, del valore di 10.000,00 euro, è stato posto sotto sequestro in attesa di poterlo restituire al legittimo proprietario. L’attività repressiva conclusa rientra in una più complessa strategia di prevenzione e repressione dei furti fortemente voluta dal Comandante Provinciale di Isernia, Ten. Col. Gennaro Ventriglia,  strategia che vede in campo notevoli risorse di uomini e mezzi e che in pochi giorni ha portato all’arresto di cinque soggetti dell’est Europa. Infatti venerdì scorso la compagnia di Venafro ha fermato e arrestato due soggetti Romeni che tentavano di asportare due mezi pesanti per il movimento terra in Sesto Campano, furto che avrebbe provocato un danno di ben 200.000 euro.

I servizi preventivi proseguiranno su scala provinciale con particolare attenzione verso le campagne periferiche maggiormente isolate e quindi possibile target di malfattori.