Per conto del rappresentante del Comitato presentatore dell’allegato esposto, ing. Mariano Nucci, si comunica che domani 29 dicembre 2017 alle ore 11,00 presso il Comune di Isernia si terrà una conferenza stampa in merito alle azioni tese a tutela dei diritti costituzionali che si ritengono violati dalla nuova legge elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale del Molise.
Oggetto: Regione Molise – “Norme per l’elezione del Consiglio e del Presidente della Giunta
regionale” – Violazione degli artt. 3, 5, 51, 117 lett.p della Costituzione Italiana e della L.
108/1968 e successive modificazioni – Petizione ex art.50 Cost. alle Camere.
Con la presente, da valere anche quale petizione alle Camere, si comunica di essere venuti a
conoscenza che il Consiglio Regionale del Molise ha recentissimamente adottato gravi atti che
ad avviso dei sottoscrittori del presente documento, contrastano con le norme in oggetto
specificate e/o con altre meglio viste dalle SS.LL..
In particolare, come si legge dal sito internet della Regione Molise “Il Consiglio regionale,
presieduto dal Presidente Vincenzo Cotugno, nella seduta del 27 novembre (terminata nelle
prime ore di oggi), ha approvato la proposta di legge concernente “Norme per l’elezione del
Consiglio e del Presidente della Giunta regionale”. Il testo approvato a maggioranza
dall’Aula, come ha spiegato il Relatore e Presidente della I Commissione, Consigliere Di
Nunzio, è il compendio di 4 proposte di legge inerenti il tema dell’elezione del Presidente
della Giunta e del Consiglio regionale: la prima presentata dai Consiglieri Scarabeo, Totaro
e Lattanzio; la seconda a firma dei Consiglieri Niro, Sabusco e Di Pietro (adottato quale testo
base per fare sintesi tra le diverse iniziative legislative); la terza di iniziativa del Consigliere
Cotugno; la quarta firmata dai Consiglieri Federico e Manzo.
Nella discussione generale, e poi nell’esame dei vari articoli e dei tanti emendamenti e sub
emendamenti, sono intervenuti per esprimere le rispettive posizioni politiche i Consiglieri,
Niro, Iorio, Lattanzio, Federico, Petraroia, Fusco Perrella, Totaro, Monaco, Scarabeo,
Ciocca, Di Pietro, Ioffredi, Cavaliere, l’Assessore Facciolla e il Presidente della Giunta
Frattura.
Le principali novità della nuova legge elettorale sono: l’individuazione del collegio unico
regionale e quindi il superamento delle attuali due circoscrizioni provinciali; l’eliminazione
del cosiddetto “listino maggioritario” e l’attribuzione di un premio di maggioranza alla
coalizione il cui candidato Presidente ha ottenuto più voti; l’eliminazione, rispetto all’attuale
normativa fino ad oggi in vigore, della possibilità di votare un candidato Presidente della
Regione e un componente di una lista non a esso collegato; la creazione di sbarramenti per
accedere all’attribuzione dei seggi pari al 10 per cento per le coalizioni e al 3 per cento per
le liste ammesse dei candidati Consiglieri; la garanzia della rappresentanza di genere che
impone che gli esponenti di un sesso non possano superare il 60 per cento dei candidati di
una lista; l’incompatibilità tra la carica di Assessore e Consigliere regionale e la possibilità
che qualora uno di questi ultimi sia nominato componente dell’Esecutivo esso venga sospeso
dalla carica per essere sostituito, per la sola durata del suo incarico assessorile, dal primo
candidato non eletto della sua lista; la possibilità data agli elettori di esprimere due voti di
preferenza diversificati per generi; l’esenzione dalla raccolta delle firme per la
presentazione delle liste di candidati Consiglieri regionali per quei movimenti o partiti
politici rappresentati in uno dei due rami del Parlamento italiano o nel Parlamento europeo,
ovvero per coloro i quali hanno già avuto eletti nell’attuale Assemblea regionale;
l’individuazione delle particolari condizioni di ineleggibilità e incompatibilità per l’elezione
a Consigliere e Presidente della Giunta.”
Orbene, l’adottato provvedimento legislativo del Consiglio Regionale del Molise del 27
novembre 2017, in via di pubblicazione, contrasta con i precetti costituzionali e con i voti che
33 Amministrazioni comunali della Provincia di Isernia hanno tempestivamente adottato e
comunicato al Consesso Regionale sin dal mese di ottobre 2016 e fino a tutto il 6 febbraio
2017, per rivendicare il riequilibrio della rappresentanza territoriale in seno al Consiglio
Regionale che, formato da 20 componenti, oggi risulta composto da 18 Consiglieri eletti nella
provincia di Campobasso e solo 2 consiglieri eletti nella Provincia di Isernia che, invece,
rappresenta un terzo della intera popolazione regionale.
Ma la legge elettorale della Regione Molise adottata il 27 novembre scorso risulta
ulteriormente illegittima anche nella parte in cui prevede l’esenzione dalla raccolta delle firme
per la presentazione delle liste di candidati Consiglieri regionali per coloro i quali hanno
già avuto rappresentati eletti nell’attuale Assemblea regionale, con la conseguenza che ai
Cittadini della Provincia di Isernia viene praticamente impedito l’esercizio del diritto
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fondamentale che deriva dall’art. 3 della Costituzione, ovvero la effettiva partecipazione alla
organizzazione politica, economica e sociale, rispetto alle tutele deliberate dai Consiglieri
“uscenti” che – in evidente conflitto di interesse – hanno così violato anche il principio di
uguaglianza previsto dall’art.51 della Costituzione.
Tanto premesso e ritenuto i sottoscritti, nella dichiarata qualità, fanno appello, anche ai sensi
ed effetti dell’art. 50 della Costituzione, a che siano difese le norme fondamentali della
Repubblica Italiana censurando, con gli strumenti previsti dalla Costituzione e dalle Leggi
dello Stato, la condotta assunta dal Consiglio Regionale del Molise con la legge elettorale
approvata il 27 novembre 2017 in via di pubblicazione, ed al piu’ presto ristabiliti i Diritti
Fondamentali dei Cittadini della Provincia di Isernia che sin dal 1970, anno di istituzione della
Provincia di Isernia dopo la istituzione della Regione Molise avvenuta nel 1967, hanno potuto
concorrere alla carica di Consigliere regionale ed eleggere democraticamente i propri
rappresentanti.
Seguono firme dei sottoscrittori con indicazione della qualifica.
COGNOME NOME QUALIFICA FIRMA