di Pietro Tonti
Tra un fine settimana teso e pieno di incognite sugli eventuali accordi per andare alle urne con le giuste carte vincenti, i due candidati sindaco Piero Castrataro e Gabriele Melogli usano strategie diverse per ottenere l’ambito risultato della massima poltrona cittadina al ballottaggio di domenica e lunedì prossimo.
Castrataro e i partiti d’appoggio continuano con la campagna comunicazionale, cercando di far comprendere all’elettorato che la novità vera per questa stagione elettorale è rappresentata dall’Ingegnere Nucleare e da un programma innovativo di rilancio tecnologico e pragmatico della città pentra.
Dall’altra parte della barricata Melogli dopo trattative estenuanti e richieste esose da parte della cordata che ha appoggiato Tedeschi al primo turno, parrebbe aver trovato un certo equilibrio instabile per affrontare anche questo appuntamento con le urne dalle tante incognite.
Da rilevare, nonostante l’apertura del Coordinatore regionale Filoteo Di Sandro all’appoggio di Melogli per non far cadere nelle mani della sinistra la città di Isernia, come motivato nel comunicato odierno, Tedeschi si smarca attraverso un altro comunicato stampa, diffuso nella giornata di ieri, lasciando liberi gli elettori di votare chi credono sia il candidato ideale.
Tedeschi, spiega che nonostante interlocuzioni con Melogli, la scelta è proprio ricaduta sul non appoggiare alcun candidato al ballottaggio, con l’augurio che almeno parzialmente il sindaco che siederà a Palazzo San Francesco, possa anche attuare il programma elettorale presentato da lui al primo turno.
Su questa scelta non sappiamo se abbia inciso il passato di appartenenza alla sinistra, infatti Cosmo Tedeschi è stato Consigliere regionale con L’Italia dei Valori e successivamente ha rivestito un ruolo di spicco nel PD regionale. Quindi con questa posizione che appare scevra da condizionamenti, non è detto che un appoggio indiretto, non possa giungere a sostegno di Castrataro.
Certamente Melogli dovrà fare i conti con Iorio, la diatriba regionale contro Toma di Fratelli D’Italia e la scelta – se veritiera – di opporsi all’avvento del centro sinistra alla guida della città da parte dello stesso ex Presidente di regione, che stranamente non si esprime in merito, ma demanda al Coordinatore regionale la volontà di un sostegno al ballottaggio, in cui potrebbe celarsi da parte dello stesso Iorio un disinteresse a spingere il suo elettorato verso il voto al centro destra; lasciarlo libero di votare chi ritiene opportuno, oppure potrebbe indurre a votare sottobanco l’avversario di Melogli, facendo leva sulla conoscenza diretta familiare del giovane Castrataro, amico di uno dei figli fin dall’infanzia e a dargli indirettamente manforte per consentirgli di vincere le elezioni. In questa fase tutto è possibile.
L’odio politico, animato dall’ex presidente, verso Toma e di conseguenza su tutto quello che rappresenta l’attuale Presidente della Giunta, come appunto il candidato Melogli, potrebbe indurlo a tralasciare l’appartenenza politica al centro destra, oramai ampiamente diviso e a offrire quei voti necessari all’avvento di una figura mai testata al governo della città pur espressione dei soliti volti noti del PD, del M5S e di liste civiche di sinistra.
Restano comunque incertezze imperscrutabili, non sappiamo se questo ragionamento possa avvicinarsi alla realtà effettuale, al momento le decisioni dei cittadini, se andranno a votare, se ci andranno, in che misura e chi sceglieranno alla guida amministrativa dei prossimi 5 anni è il dubbio che attanaglia ulteriormente i due pretendenti al ruolo di sindaco di Isernia.
le due coalizioni.