di Pietro Tonti

Non avremmo voluto promuovere in cronaca un episodio che destabilizza gli animi e potrebbe creare problemi di convivenza pacifica tra extracomunitari, in numero congruo nella città di Isernia e la popolazione residente che guarda già questi giovani ospiti con il fumo negli occhi.

Quando viene passata una notizia se pure veritiera dovremmo sempre riflettere sulla reazione della gente comune e quale potrebbe rivelarsi l’impatto, se possa generare quei deleteri fenomeni razziali di cui non abbiamo assolutamente bisogno.

Mai avremmo immaginato che alle già tante tensioni si potesse unire quella di un giovane isernino che ha simulato un’aggressione da parte di giovani extracomunitari per coprire denaro dilapidato al gioco.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia, a seguito della denuncia di rapina perpetrata nella prima serata di ieri l’altro, in una strada del centro cittadino, in danno di un giovane del luogo, hanno immediatamente avviato, sin dalla stessa serata, le conseguenti indagini, tese ad individuare i responsabili.

I militari hanno controllato i centri di accoglienza della città allo scopo di raccogliere elementi di prova

a carico degli ignoti malfattori ed eventualmente  recuperare il portafogli contenente il denaro sottratto al giovane.

Le risultanze dell’attività svolta hanno permesso di escludere la responsabilità dei cittadini extracomunitari, come invece in un primo momento era stato rappresentato dalla presunta vittima.

Le modalità indicate dall’interessato non hanno trovato corrispondenza con gli elementi raccolti dagli investigatori che, approfondendo le indagini, hanno appurato che il giovane per giustificare ai familiari di aver dilapidato al gioco una somma di denaro, riferiva di aver subito un’aggressione che in realtà non si è mai verificata, procurandosi delle autolesioni.

Le risultanze saranno rimesse alla valutazione della locale Procura della Repubblica che coordina le indagini.