Non centra nulla in quanto segue il movimento popolare autonomo de “I Venafrani per Venafro”, ma dal “Ricci pensiero”, ossia dalle parole pronunciate dal neo sindaco di Venafro Alfredo Ricci nel corso del Pontificale nella Basilica di San Nicandro il 17 giugno scorso, ricorrenza del Patrono della città, si ricava quanto la neo amministrazione comunale uscita dall’urna del 10 maggio scorso intenda fare per risollevare e rilanciare le sorti di Venafro e dei venafrani i quali, checché si voglia dire, hanno tanta ed urgente necessità di rialzare la testa dopo i più che consistenti appannamenti, o rallentamenti se si preferisce, degli ultimi tempi. Ed allora spazio al “ Ricci pensiero “, giusto alla vigilia del primo consiglio comunale dell’era Ricci in calendario sabato 23 giugno per l’insediamento dei neo eletti. Dal discorso/lettura del neo primo cittadino in Basilica stralciamo alcuni passaggi, scegliendo i più significativi : “ … Ognuno di noi -ha asserito Alfredo Ricci dall’altare della Basilica, presenti le massime autorità religiose, militari, politiche e civili dell’intero territorio regionale- dovrebbe avere la capacità i discernere la propria strada e dare emergere il meglio di se, senza cercare di imitare qualcosa che non è stato pensato per lui o per lei, ma mettendo a frutto i talenti ricevuti”, passaggio ad onor del vero più da … pensatore impegnato che da amministratore ! Dopodiché “ … Il nostro impegno -ha aggiunto il neo sindaco di Venafro- dovrà essere rivolto in primo luogo ai giovani, che tanta speranza e fiducia ripongono nel futuro e tanto amore nella nostra città ; ai padri di famiglia che si sentono mortificati per non riuscire a garantire il pieno sostentamento ai figli ; agli anziani che in una società accelerata spesso si ritrovano soli e senza interessi ; infine a tutti coloro che hanno sofferto per avere avuto persone care decedute per tumore e agli stessi malati, affinché il diritto alla salute coniugato col diritto al rispetto dell’ambiente sia effettivamente tutelato. Il Comune da solo non può fare miracoli, per cui contiamo di costruire la giusta collaborazione con le altre istituzioni per amministrare bene il presente e programmare meglio il futuro”. Idee chiare, queste di Ricci, a cui i venafrani in genere si affidano -visto il recente risultato elettorale- dando tanto credito e fiducia, appunto per voltare pagina. Guaio enorme sarebbe deludere e disattendere quanto promesso e garantito. Ma il neo primo cittadino di Venafro e la sua squadra civica di certo vorranno distribuire impegno e fattività, nel solco di quanto appena asserito dal pulpito della Basilica del Santo Patrono, al cospetto di tanti venafrani.

Tonino Atella