Home In Evidenza Il Molise piange uno dei suoi uomini migliori: “Mimmo Pellegrino non è...

Il Molise piange uno dei suoi uomini migliori: “Mimmo Pellegrino non è più”

3650

Isernia – Domenico Pellegrino non è più. Uno dei molisani più rappresentativi e lungimiranti del novecento ha abbandonato la vita terrena all’età di 92 anni.

06 febbraio 1927 – 07 febbraio 2019

di Pietro Tonti

Quanti ricordi mi legano a Mimmo Pellegrino. Medico di famiglia, politico, presidente della Provincia; decine e decine di interviste sul suo sogno mai sopito, rivalutare i tratturi e promuovere il paleolitico ad Isernia stile Neanderthal per la crescita collettiva.

Quante idee, quanti progetti partoriti da una mente eccelsa, determinata e laboriosa.

Non ancora ventenne approccia alla politica nelle fila del Partito Socialista di Pietro Nenni. Nel 1952 sposa le idee del Partito Comunista con contatti diretti nel movimento della falce e martello, fervido militante. Assiste alla costituzione della Provincia pentra e alla scissione del Molise dall’Abruzzo nel 63. Nel 1970 tra i Consiglieri Regionali eletti nel Partito Comunista.

Mimmo Pellegrino, non ha mai abbandonato la sua professione di medico, professionale, attento, capace e umano. Sono proprio le sue doti umane, a prescindere dalla sua profonda cultura e alle sue idee comuniste, quelle vere, ispirate dai padri fondatori, mai mistificate, a farlo ricordare e annoverare tra i grandi molisani di tutti i tempi.

Certamente, alla triste notizia della sua scomparsa, come il sottoscritto, migliaia di molisani hanno provato un senso di vuoto, quella profonda malinconia che genera una mancanza così importante. Seppur da qualche anno era uscito dalle scene che lo hanno visto sempre protagonista nella società civile, era rasserenante, già solo nominarlo e sapere che era in buona salute tra gli affetti familiari.

A te Mimmo, un grazie per quello che sei stato, per quello che ci hai regalato nel corso della tua lunga esistenza: i valori, il rispetto degli altri e degli ultimi. Quel senso di appartenenza ad una terra avara, ma dalle risorse mai sfruttate; hai dato delle indicazioni fondamentali per il futuro, le quali saranno sicuramente punti cardine per lo sviluppo che tanto avevi agognato, quello turistico, dell’incoming, come unica risorsa salvifica per questa terra.

Le mie più sentite condoglianze, quelle della redazione e dell’editore ai familiari, alle figlie Antonella e Gabriella, alla consorte, dolcissima Signora Elda, ai cognati e nipoti tutti.

I funerali avranno luogo nella mattinata di domani 9 febbraio alle ore 11.30 nella chiesa madre di Pescolanciano.