Urne aperte dalle 7 alle 23 in Molise per le elezioni di rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. Sono 254.108 i molisani aventi diritto al voto, in prevalenza donne (130.465) rispetto agli uomini (123.643).

Gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale. Non vogliamo spiegarvi come si vota, presumiamo che una campagna elettorale effettuata quasi “door to door” dai candidati, siano stati ben in grado di spiegare le procedure di voto e le novità semplici introdotte. Vogliamo soffermarci su un dato che può sfuggire, ma dovrebbe farci riflettere.
Su una popolazione di circa 310.449 abitanti (ultimo censimento datato 31 dicembre 2016), probabilmente con il prossimo censimento dovremmo constatare di aver perso altra gente residente, viene all’occhio il dato inquietante di un Molise geriatrico, dove il dato aritmetico è da paura. Facendo una banale sottrazione alla popolazione residente togliamo gli aventi diritto al voto, restato solo 56.459 giovanissimi al di sotto dei 18 anni, un numero inquietante.
Che il Molise è diventata una regione ad alto tasso geriatrico lo dicono anche i dati delle nascite e dei decessi del 2016. Dal 1 gennaio-31 dicembre, si ebbero 2.080 nascite e 3.579 decessi. I molisani non procreano, non hanno certezza nel futuro in questa regione e quando possono fuggono in Italia o all’estero in cerca di occupazione. A questi dati assolutamente preoccupanti, va aggiunto in diminuzione rispetto al numero di abitanti, l’esercito di giovani aventi diritto al voto che per studio o per trovare lavoro sono fuori dal Molise. Quanti siamo ad oggi veramente? Quanti abitanti reali conta questa regione oggi, è difficile da appurare, infatti molti giovani e meno giovani andati via, non cancellano la residenza nel natio borgo selvaggio, con la speranza di ritornare. Si pensa che il dato degli oltre 300.000 sia falsato e realmente ad oggi in questa regione non risiedano più di 250.000 anime.
La speranza è ultima a morire e ad ogni tornata elettorale si riaccende quella fiammella per chi ancora è in grado e ha voglia di credere che qualcosa possa cambiare e questa regione possa continuare ancora ad esistere nel futuro, quale entità istituzionale.