di Pietro Tonti

 Il Ditoriale di oggi non possiamo esimerci dal dedicarlo in segno di disapprovazione alla presa di posizione del dott.  Pasquale Guarracino, Segretario generale della Uiltucs Molise, il quale, attraverso un comunicato si scaglia contro Domenico Di Nunzio, Consigliere regionale delegato al Turismo. “Il suo operato è totalmente inconsistente” afferma.

<<Il turismo in Molise: un settore che non cresce secondo i dati diffusi da Bankitalia. Dopo la presentazione del rapporto annuale di Bankitalia, contenente la fotografia del PIL della Regione Molise.

Il Turismo è un settore che non cresce, a causa del ridotto afflusso di turisti. “Di fronte a tale evidenza – si chiede il segretario generale della Uiltucs Molise – come risponderà il delegato regionale al turismo, Domenico Di Nunzio?

 Si assumerà delle responsabilità, o partirà per un altro viaggio oltreoceano per promuovere all’estero la nostra regione? E’ assolutamente vergognoso -incalza il segretario generale della Uiltucs Molise- che in tutti questi anni nessuna iniziativa, nè una proposta di legge regionale che promuova ed aiuti il settore, nè tanto meno alcuna pianificazione per una riorganizzazione del settore sia stata messa in piedi da Di Nunzio, o da chi per lui. Nulla, nulla, nulla!

Eppure il Molise è una piccola realtà, ma ben potremo vivere di turismo con i nostri borghi, le nostre montagne, le nostre coste: se non ci fosse qualche coraggiosissimo privato che mette in piedi alcune iniziative per invogliare i turisti a venire a scoprire il nostro Molise, niente si muoverebbe”.>>

Non possiamo rimanere inermi su queste accuse, non toccateci il Consigliere Di Nunzio, caro dott. Guarracino non sta bene, il suo comportamento è deprecabile, come sparare sulla Croce Rossa. Facile accusare un delegato al turismo nel Molise, senza portafogli, senza il minimo di preparazione su cosa sia il diritto turistico per affrontare l’argomento.

Poi, dopo decenni di inedia, di sbandierate sul turismo in campagna elettorale, sulle potenzialità di incoming di questa regione, sulle peculiarità storiche e architettoniche e paesaggistiche, senza mai aver prodotto niente di concreto;  tra la Bit di Milano, dove si è sempre portato il caciocavallo e la soppressata, anziché pacchetti turistici, vogliamo vedere che proprio adesso bisogna far ricadere le colpe di anni senza il minimo interesse su questa materia, proprio sul Consigliere Di Nunzio delegato al Turismo?

Non è corretto, Di Nunzio è una persona per bene, è stato nominato proprio per le sue doti, mutuando dall’invenzione di Benjamin Franklin, il parafulmine, per il settore più squalificante della regione Molise. Dovrebbero proporlo per una nomination, all’ Italia Travel Awards, qualora ci fosse un premio quantico al turismo del mistero, Di Nunzio rappresenta nel Molise il vaso di Pandora di questo segmento mai decollato della nostra economia.

Nella sua calma e fermezza, travisata per inefficienza e inefficacia, esplica in toto, la volontà del popolo molisano verso questo settore che non entra come possibilità di sviluppo nell’immaginario collettivo e a cui solo pochi facinorosi si dedicano e devono essere repressi, altrimenti si potrebbe pensare di invertire la tendenza ad una probabile filiera.

Di Nunzio è il paladino della volontà regionale e popolare verso il Turismo. Mi stupisco di come un sindacalista dello spessore di Guarracino si meravigli del mancato accoglimento delle istanze delle Organizzazioni Sindacali volte a mettere in piedi una discussione seria sulla promozione del settore in regione, cadute tutte miseramente nel vuoto. Di come Di Nunzio non ha mai convocato neppure una riunione per conoscere i rappresentanti sindacali.

Anche in questo caso, non possiamo che spezzare una lancia o “arancia” a favore del delegato al Turismo Di Nunzio!

Lei, dott. Guarracino, proprio non vuole comprendere che ai molisani del turismo non importa un fico secco a nessuno!

Il molisano medio, vuole il posto fisso e basta, da qualunque organizzazione possa arrivare, dall’associazionismo, dal no-profit, dal cooperativismo, dal pubblico, l’importante che sia fisso, ben remunerato, senza impegno estremo e soprattutto non sia una proposta che celi l’acquisizione della partita Iva.

Il delegato al Turismo Di Nunzio si guarda bene dal proporre qualcosa di ameno, di impalpabile, di astratto in questa regione come la stragrande maggioranza dei molisani comprende che sia il turismo. Nel pieno rispetto della delega “gosth” al turismo, cosa avrebbe dovuto fare Di Nunzio, dott. Guarracino?

Secondo lei avrebbe dovuto organizzare pacchetti turistici proiettando negli alberghi oramai ricovero solo di profughi, un target di riferimento turistico, con quale risultanza? Ci dica chi dovrebbe venire nel Molise, dove dovrebbe alloggiare, che dovrebbe venire a fare in questi luoghi, oramai il braccio estremo del nord Africa, ma senza leoni e safari.

Caro dott. Guarracino si costerna rivolgendosi a Di Nunzio, pensando che dovrebbe provare vergogna a percepire lo stipendio che percepisce da Consigliere regionale, a fronte del totale nulla.

Ed ancora si chiede come fa il Consiglio Regionale, nelle sue varie composizioni, a non prendere una posizione netta e chiara sulla colpevole, consapevole e dannosa inattività del consigliere Di Nunzio.

No, anche in questo caso, proprio non vuole comprendere che il turismo viene visto dai consiglieri regionali come un fastidioso raffreddore.

L’ideale rappresentante, designato all’unanimità dall’intero Consiglio per carattere e meriti è proprio Di Nunzio, a prescindere che probabilmente abbia la stessa percezione di colui che durante tutta la visita all’acquario si sentì come un pesce fuor d’acqua.

Si immagini se al posto di Di Nunzio, Frattura avrebbe nominato al Turismo un rompiscatole come Massimiliano Scarabeo, che si fissa sulle cose e vorrebbe agire concretamente per sviluppare una filiera: sarebbe finita la pace. O un petulante Michele Petraroia, che starebbe li ogni giorno a scrivere interventi e a proporre iniziative parlamentari pur di fare turismo?

No caro Dott. Guarracino ci risparmi ovvietà e non si meravigli, soprattutto non si sforzi di costernarsi o impegnarsi nella direzione della raccolta delle istanze di ognuno in un provvedimento forte e soprattutto di impulso per il turismo nella nostra regione: a chi interessa?

Anche lei commetterebbe l’errore dei tanti candidati nelle competizioni pre elettorali, che si riempiono la bocca di bei propositi sul turismo, per poi non comprendere che in questa terra vige un assoluto disinteresse generale e verrebbe accusato di alzare polveroni inutili e inconsistenti.

Nell’idea di continuità gestionale del turismo regionale proponiamo Di Nunzio anche per i prossimi 20 anni alla guida del turismo regionale: non fa male a nessuno e nessuno se ne accorgerà!