di Pietro Tonti

Riprendiamo una esternazione di una giovane isernina pubblicata su una pagina facebook per approfondire e rendere edotto chi di dovere della situazione al limite che i cittadini della  pentria stanno vivendo. Una città alla deriva, senza freni, argini e senza regole.  Agognare un ritorno alla normalità di un tempo è difficile?

La giovane  N.B. scrive: <<Vorrei porre all’attenzione di tutti una situazione che penso sia meglio definire problema. E’ umanamente impossibile prendere il treno alla stazione di Isernia dato che è insidiata da un bivacco di noti soggetti poco raccomandabili e da una consistente cerchia di extracomunitari che rendono invivibili i minuti di attesa per il treno, soprattutto dopo che avanzano richieste di denaro e giustamente ricevendo una risposta negativa, come contro risposta si sentono in diritto di offendere e fare battutine. La soluzione sarebbe una pattuglia delle forze dell’ordine (del resto la Stazione di Campobasso ne è largamente fornita quindi non è una richiesta aliena) per mantenere almeno l’ordine e la sicurezza di chi viaggia quotidianamente pagando il biglietto e quindi contribuendo a questo paese.>>

Naturalmente i commenti non sono mancati, chi al limite della decenza, alcuni fuorvianti, altri meritori di citazione, come quella persona che ha fatto notare che non solo gli extracomunitari alla stazione possono creare problemi, ma vi stazionano e bivaccano anziani ubriachi e fastidiosi, gente dalla dubbia moralità che adescano ragazzini e spacciatori di droga che periodicamente le forze dell’ordine arrestano in possesso di roba pronta per lo spaccio.

Certamente Piazza della Repubblica e zone limitrofe del centro Isernia sono oramai colorate, tendenti al black e serenamente, la multirazzialità non guasta, vedendo anche ragazze di colore in dolce attesa e giovani che le accompagnano, danno un senso di accoglienza per quella che è l’indole dei molisani, sempre disponibili a offrire la propria ospitalità a chi ne ha bisogno, non sottraendosi ad alcuna richiesta, sempre se tutto viene chiesto nella massima educazione e rispetto.

Cosa ben diversa, l’arroganza descritta dalla nostra N.B. che come tante giovani studentesse vengono infastidite da squadre di giovani magrebini e ragazzi di colore in cerca di spiccioli che spesso arrivano anche agli spintoni se non si concede loro quanto richiesto.

Certamente la differenza tra la Stazione del capoluogo di regione e quella di  Isernia è palpabile, evidente, soprattutto da quando la Polizia Ferroviaria non è più presente nella stazione pentra.

I tagli della spending review sono visibili, oltre che per la Polizia Ferroviaria, oramai da oltre tre anni non più presente in città, ma anche la chiusura imminente della polizia postale.  In un momento storico di vera invasione migratoria, in cui più di altre epoche tranquille la città pentra necessiterebbe di una presenza costante di forze dell’ordine su luoghi a rischio, come la stazione, purtroppo non vi sono presidi, cancellati dal contenimento della spesa nazionale, mentre di riflesso, i cittadini avvertono meno sicurezza nel vivere quotidiano e anche prendere un treno, si può rivelare un’azione che mette ansia e a giusta ragione bisogna prendere provvedimenti.

Chi dovrebbe intervenire per vietare l’accattonaggio in città che sta diventando endemico ad ogni angolo, in ogni ingresso di bar o supermercato, come la Stazione?

Il comune, il Sindaco giocano in questo contesto un ruolo fondamentale ed è l’amministrazione comunale che dovrebbe intervenire con regole certe, per sanzionare amministrativamente chi pratica l’accattonaggio attraverso i Vigili Urbani.

Oltre alla sicurezza, quindi vi è un problema di rispetto delle regole a cui tutti si dovrebbero attenere, bianchi e neri per rendere questa convivenza accettabile nel rispetto reciproco, ma siamo ancora lontani dal poter dire che tutto procede per il verso giusto, senza regole si rischia la deriva, come sta avvenendo.

E’ un appello quello che inoltriamo in direzione del Prefetto Guida e del sindaco D’Apollonio. Le forze dell’ordine impegnate h24 per arginare i reati hanno bisogno di non sentirsi abbandonati dalle istituzioni, in questo contesto si prendano decisioni adeguate a garantire sicurezza ai cittadini in ogni dove con maggiori controlli: è il momento di agire.