di  Tonino Atella

Venafro, quarto centro della regione e prima cittadina dopo il capoluogo pentro per quanto riguarda la seconda provincia regionale, è sprovvista di un centro sportivo polifunzionale comunale. Una carenza vistosa, sottolineata senza mezzi termini da giovani e meno giovani venafrani ambosessi che praticano sport.

“Possibile  -si chiedono in molti- che nessuno s’impegni a livello istituzionale affinché la città sia finalmente dotata di un attrezzato e moderno centro sportivo polifunzionale pubblico da mettere a disposizione della collettività? Sono tanti a Venafro che praticano sport all’aperto, chi correndo, chi allenandosi per discipline diverse e chi curando fisico e mente per il piacere di star bene, ma lo si fa esclusivamente su marciapiedi e strade pubbliche mentre accanto sfrecciano mezzi su gomma, ossia tra smog e pericoli reali e costanti. Non è certo il massimo per chi ama fare sport all’aria aperta!”.

Vediamo da vicino cosa offre attualmente la città in fatto di strutture sportive comunali.

Innanzitutto il “Marchese del Prete”, il campo di calcio che qualcuno si ostina a definire … stadio, esagerando vistosamente. Quindi l’attigua palestra per basket e calcio a cinque, che analogamente esagerando nella definizione viene detto … palazzetto. Dulcis in fundo il bocciodromo all’interno di Villa Maria, i giardini pubblici, purtroppo non il massimo in fatto di efficienza e confort. A tale quadro, e senz’altro come impianto pubblico che merita il gradino più alto del podio in fatto di modernità, accoglienza e frequentazione, la piscina provinciale di Via S. Ormisda. E’ bella, accogliente ed assai frequentata da studenti e sportivi dell’intero hinterland venafrano, pur non disponendo di una strada di accesso accogliente, spaziosa e soprattutto pur denunciando la mancanza di tribune e spazi per il pubblico, costretto ad ammirare dall’esterno le perfomance natatorie all’interno! Dopodiché solo impianti sportivi scolastici, ma nemmeno per tutti gli indirizzi di studio e per ogni età. Partiamo da primaria ed infanzia. Dispone di palestra l’Istituto Comprensivo “Pilla” (primaria, infanzia e media) di via Colonia Giulia, ma non altrettanto avviene per il “Mons. Testa” (primaria e infanzia) di via Machiavelli, dove c’è solo un rettangolo scoperto per ginnastica a corpo libero, corse ed altro dei piccoli, ma esclusivamente col bel tempo. In caso di pioggia o altre avversità atmosferiche, non restano che le aule! Passiamo alle superiori. In Via Maiella (già De Nicola) c’è un’ampia ed accogliente palestra scolastica, non altrettanto però avviene al liceo classico “Giordano” di Via Del Carmine, dove è stato ricavato qualche ambiente all’interno ma in genere non resta che il porticato per fare sport! C’è all’esterno un’ampia area dove un tempo gli studenti umanistici trascorrevano le ore di educazione fisica divertendosi e crescendo bene nel fisico e nella mente, ma oggi è tutto un abbandono, con erbe ovunque e strutture per il basket addirittura a terra, rotte ed inservibili. Dagli impianti scolastici alle strutture sportive private. Ce n’è qualcuna (tennis e calcetto in via Pedemontana), ma sono private e come tali non sopperiscono alla carenza di impianti sportivi comunali che invece la collettività tanto desidera.

Quali soprattutto le richieste in materia di impiantistica sportiva pubblica, abbiamo chiesto a giovani e adulti ambosessi che praticano sport a Venafro? “Occorre senz’altro un impianto di atletica leggera -è la precisa richiesta della popolazione- con corsie e pedane, seguito a ruota da campi da tennis.

A Venafro vivono duemila giovani all’ incirca ed occorre finalmente adoperarsi per loro. Così come bisogna pensare agli adulti che praticano sport. Urgente cioè un centro sportivo polifunzionale comunale a servizio della collettività. Del resto la città è la quarta del Molise per consistenza demografica e portata sociale, economica ed imprenditoriale, per cui occorre attivarsi per offrire servizi in linea con la domanda.

Chiediamo perciò a quanti sono preposti a livello comunale, provinciale e regionale di adoperarsi al riguardo con pieno impegno ed assoluta tempestività. I venafrani aspettano spazientiti !”.