L’esterna umbra, in uscita dal Napoli di A1, ultimo rinforzo del quintetto di coach Sabatelli

La grinta della guardia perugina: «Campobasso realtà affascinante, la mia una scelta voluta»

‘Volere è potere’ ammonisce un antico (e senz’altro saggio) adagio popolare. Deve aver fatto un simile pensiero Elisa Mancinelli, rinforzo del mercato suppletivo per La Molisana Magnolia Campobasso, tornata, con quest’innesto, a completare quella rotazione ad otto alla base del lavoro di preparazione di quest’estate e del ciclo virtuoso di tredici successi in altrettante gare nell’avvio del proprio girone d’andata.

La 23enne esterna umbra di 175 centimetri arriva dalle parti del PalaVazzieri, dov’era già stata quest’estate in amichevole con la Dike Napoli in occasione della seconda edizione del quadrangolare ‘Campobasso per lo sport’, affrontando, tra l’altro, le sue nuove compagne nella finalina per il terzo posto. Per lei una prima parte di stagione nella massima serie con più di un riscontro sia a livello di utilizzo che di efficienza prima che il club partenopeo non alzasse bandiera bianca e rinunciasse al campionato.

RIPARTENZA ROSSOBLÙ «Per me – argomenta nelle sue prime dichiarazioni da campobassana – l’opportunità Magnolia rappresenta una ripartenza, una sorta di riscatto. Metto piede in palestra con la stessa voglia che avevo ad agosto, perché senz’altro sarebbe inutile piangersi addosso per quella che è stata la conclusione dell’avventura di Napoli».

INCROCIO NEL DESTINO In effetti, per certi versi, Campobasso era nel destino dell’ultimo innesto in casa rossoblù. «Campobasso – spiega Mancinelli – ha sempre rappresentato per me una realtà affascinante, che mi creava tanta curiosità. Sia nella scorsa stagione che nell’attuale, durante l’estate, ci sono state delle ‘aperture’. Hanno avuto sempre un occhio di riguardo nei miei confronti e, con sicurezza, posso dire che l’approdo in Magnolia rappresenta una scelta voluta. Sono molto entusiasta del mio approdo in questo club. La dirigenza, la squadra e l’ambiente sono semplicemente super».

TARANTELLA ADDICTED A proposito di ambiente, l’ultima arrivata in casa rossoblù ha già ricevuto dalle compagne un quadro molto chiaro sull’entusiasmo e sulla passione del pubblico del PalaVazzieri, nonché delle consegne ben precise.

«Sono già pronta – precisa – per imparare il prima possibile l’inno da cantare con i tifosi al termine di ogni partita».

ARIA DI FAMIGLIA Peraltro, l’ingresso nel gruppo rossoblù della guardia perugina è stato facilitato anche dalla sua estrema conoscenza con un po’ tutto il roster a disposizione di coach Mimmo Sabatelli.

«Con Roberta Di Gregorio ed Emilia Bove – spiega – ho condiviso l’esperienza in A1 ad Orvieto. Con Sofia Marangoni, invece, la trafila nelle nazionali giovanili che ci ha visto, peraltro, in diverse circostanze essere anche compagne di stanza. Sempre nel giro dell’azzurro ho avuto modo di conoscere Laura Reani. Con la mia corregionale Rachele Porcu, poi, abbiamo avuto modo di confrontarci in diverse circostanze durante la trafila del settore giovanile».

L’IDENTIKIT DI MANCIOUZ Dall’universo del gruppo a quello personale, la giocatrice conosciuta nell’ambiente anche come Manciouz, (in ossequio al proprio nickname), proiettandosi su se stessa, parla di sé come un elemento «che fa della difesa la propria caratteristica personale e, al tempo stesso, il punto di forza. Sul versante offensivo mi piace attaccare il ferro, ma più in generale adoro giocare con la squadra anche perché, non a caso, la nostra è una disciplina collettiva dove il team viene prima di tutto».

EQUILIBRI E CERTEZZE Ed è proprio in ragione di questa ben precisa convinzione personale che l’ultima arrivata nel gruppo dei #fioridacciaio parla del suo ingresso nel roster rossoblù come «una bella responsabilità. Entro in punta di piedi in questa squadra nella consapevolezza dell’importanza del percorso che hanno costruito, riuscendo a vincere sedici partite su diciassette confronti disputati, sinonimo di equilibri raggiunti e certezze consolidate in cui proverò ad inserirmi senza apportare modifiche, perché è giusto che sia così».

PORTATRICE SANA DI ENTUSIAMO Convinzioni ben precise al pari della promessa fatta al pubblico degli aficionados rossoblù.

«Ai nostri tifosi – chiosa – posso dire che, da parte mia, metterò in ogni occasione il massimo dell’entusiasmo, della voglia e della passione con la speranza di continuare a farli sorridere, divertire ed emozionare».