di Tonino Atella
Grido d’allarme, assolutamente preoccupante, da parte dei coltivatori della piana di Venafro. Dal Consorzio di Bonifica dell’estremo Molise occidentale non arriverebbe acqua per irrigare campi e colture, e la cosa rischia di arrecare danni pesanti all’intera categoria agricola. <C’è bisogno di acqua per irrigare terreni e colture -affermano contrariati i coltivatori del venafrano- ma non c’è la necessaria risorsa idrica nelle condotte irrigue consortili, così come sono vuote le vasche di raccolta. In effetti si é in grosso ritardo negli adempimenti del caso, tanto che abbiamo sollecitato l’essenziale servizio all’ente di bonifica, ma al momento non ci sono novità al riguardo. Si vuole che ci sarebbero diverse perdite sulla rete, disservizio da risolvere prima di poter immettere acqua nelle condotte e riempire le vasche di raccolta. Il Consorzio però, stando a voci ufficiose, non avrebbe i fondi necessari per intervenire. Parimenti non risultano ancora assunti, sempre per motivi finanziari, i lavoratori stagionali che in passato erano destinati a gestire il delicatissimo servizio irriguo e questo spiegherebbe tutti o parte dei ritardi e dei problemi in atto. La cosa comunque, a prescindere dalle motivazioni vere o presunte, ci preoccupa tantissimo perché va ad incidere sul nostro lavoro, sui raccolti e quindi sull’economia delle nostre aziende che, in caso di mancati raccolti e quindi di mancati introiti, rischiano il tracollo. L’agricoltura di per se non vive certo momenti tranquilli e prosperi per cui, se si aggiungono anche le penurie idriche per l’irrigazione di campi e colture, è la fine!>. In effetti sono tanti gli agricoltori dell’estremo ovest del Molise che lamentano penurie idriche e quindi l’impossibilità d’irrigare i propri campi, rischiando così il fallimento dei raccolti per il 2019. Appare perciò più che mai opportuno girare tali gridi d’allarme all’ente di bonifica venafrano affinché si adoperi al massimo e con assoluta tempestività per riportare acqua nelle condotte irrigue, restituendo tranquillità ai coltivatori della terra altomolisana. Questi, in definitiva, non chiedono altro che di … poter lavorare nell’esclusivo interesse delle loro famiglie! Si farà in modo da soddisfarli? Ce lo auguriamo di vero cuore!