Gara TPL, UILTRASPORTI NAZIONALE E UIL MOLISE: “Preoccupati per la gestione e la tutela dei lavoratori”

La gara europea a procedura aperta per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale automobilistico extraurbano del bacino territoriale della Regione Molise prevede la suddivisione del bacino stesso in due lotti di affidamento per un totale di oltre 12 milioni di vetture/km anno per una durata complessiva di nove anni.

Si tratta di un passaggio importante per la ridefinizione della mobilità della regione che cade in un momento estremamente delicato del Paese caratterizzato da forti pressioni economiche e sociali. Un contesto fragile nel quale occorre compiere scelte importanti che possono avere impatti notevoli sulla vita dei cittadini e dei lavoratori del Molise.” Questa la considerazione della Segreteria nazionale della UILTrasporti e della UIL del Molise.

L’importo del corrispettivo unitario (chilometrico) posto a base di gara, pari a poco più di 1,50 euro per entrambe i lotti, ad esempio, è a nostro avviso inadeguato, anche alla luce dell’aumento dei costi energetici e dei livelli inflattivi generali, a garantire la tutela delle condizioni di lavoro, i livelli occupazionali, la sicurezza e gli investimenti, anche infrastrutturali, necessari.

A tal proposito apprezziamo e sottolineiamo la presenza all’interno del bando della clausola sociale che dovrà essere però più forte ed esigibile per tutta la durata del contratto di servizio per tutelare i livelli occupazionali e retributivi che derivano dall’applicazione del contratto collettivo nazionale autoferrotranvieri-internavigatori e dagli accordi aziendali vigenti che devono essere garantiti e mantenuti nel passaggio dal vecchio al nuovo gestore. Ci pare invece che il peso che la gestione delle risorse umane ha all’interno dei criteri e del sistema di valutazione delle offerte non rifletta questa impostazione ma che invece sia solo di facciata esponendo il lavoro ad una possibile e probabile compressione.

Non possiamo tollerare per esempio, proseguono dal Sindacato, che sia dato maggior peso nell’offerta ai servizi all’utenza piuttosto che alle tutele del personale se non altro perché la soddisfazione dell’utenza è strettamente correlata alla qualità del lavoro. Non esiste qualità del servizio se non c’è in primis qualità del lavoro.

Penalizzando e demolendo il lavoro si distrugge il servizio!

Esprimiamo preoccupazione poi, per la stessa ragione, per la scelta della gara con il sistema del massimo ribasso e per la possibilità del subappalto fino al limite massimo di legge del 30%. Elementi anche questi che comportano rischi elevati di compressione delle condizioni di lavoro e delle retribuzioni e che riteniamo pericolosi non solo per le ricadute sui lavoratori stessi ma per la complessiva qualità, efficienza e sicurezza del servizio erogato” concludono dalla Segreteria nazionale di categoria e d dalla Confederazione regionale.