Prima e dopo la denuncia dei media regionali. Così per dire quanto appena accaduto all’esterno del liceo classico “Giordano” di Venafro. Sino a ieri tutto un abbandono, con strutture sportive abbandonate a terra, vegetazione cresciuta a josa e verde incolto a ricoprire tutto e dappertutto, impedendone addirittura l’accesso a chicchessia. Oggi, letti gli articoli di giornali cartacei ed online, immediato l’intervento di pulizia e ripristino affinché tutto tornasse a posto, pulito e in ordine ! Un cambiamento netto e radicale, a conferma che l’informazione riesce anche a fare … cose buone, come appunto nel caso specifico. Torniamo all’accaduto ed alle condizioni inammissibili in cui versavano sino a poche ore orsono gli esterni del “Giordano” dalla testimonianza di uno studente umanistico dei decenni andati. “Gli spazi all’esterno dell’istituto frequentato da tantissime generazioni di studenti venafrani e dei Comuni limitrofi -afferma l’ex allievo del “Giordano”-  erano diventati praticamente inaccessibili tant’è il robusto catenaccio al cancello di ferro all’ingresso. Uno spettacolo bruttissimo ed insopportabile, ricordando quanto invece avveniva di didatticamente utile per gli studenti umanistici dei decenni andati in quegli stessi esterni dell’ex convento carmelitano di clausura che ospita appunto lo storico “Giordano” di Venafro. Vi si esercitava, vi si teneva in forma corpo e mente e vi si trascorrevano tantissime ed assai utili ore di lezioni. Vedere il tutto abbandonato e nient’affatto curato aveva  contrariato moltissimo tanto da indurci a contattare i media regionali per denunciare la cosa. A seguito di articoli sia scritti che online che hanno evidenziato abbandono ed incuria all’esterno dello storico liceo, si è intervenuti a tempo di record ripulendo, rimuovendo e mettendo in ordine. Oggi lo spettacolo è tutt’altro e grazie all’informazione regionale gli esterni del classico “Giordano” di Venafro sono tornati belli e decenti. Perciò un grazie calorosissimo all’informazione, la cui azione si è rivelata preziosa e decisiva”.

Tonino Atella