di Fabio De Chirico
Enel: dieci mesi fa quell’ambigua inaugurazione con i “fratelli d’Italia”
Come mai l’Enel, per un parco eolico di media grandezza a Castelmauro, decise di organizzare un’inaugurazione alla presenza di deputata, senatore e assessore di Fratelli d’Italia?
Le risposte mancanti di allora sorgono spontanee oggi, dopo aver saputo che l’azienda elettrica stava già predisponendo, in assoluto silenzio mediatico e politico, il mastodontico progetto di bucare nuovamente le Mainarde abruzzo-molisane per aumentare da 19 MW a oltre 300 MW la potenza della esistente centrale idroelettrica di Pizzone.
I forti interessi in gioco, energetici ma soprattutto economici (oltre 600 milioni di euro di investimento), portano a pensare che quella in basso Molise fu occasione parallela per strette di mano tra i dirigenti Enel e i dirigenti politici molisani, ovviamente dopo il preventivo passaggio nelle segreterie romane. Gli unici probabilmente, fino a pochi giorni fa, ad essere informati che quest’estate sarebbe stata presentata ufficialmente al Ministero un’istanza progettuale di tale portata: almeno sei anni per scavare il lungo tunnel, installare le turbine e costruire l’opera tra i bacini artificiali di Montagna Spaccata e Castel San Vincenzo.
Ora, secondo voi, i numerosi elettori molisani che hanno stravotato il partito in questione, soprattutto quelli della zona circostante, pure i sindaci a quanto pare mai informati da nessuno, neanche dal sig. Cannata Presidente del Parco nazionale, avranno cominciato a lamentarsi? Naturalmente sì, ma lo faranno ancor di più quando si accorgeranno che sul progetto presentato al vaglio del Ministero è scritto testuale che, una volta messa in esercizio la centrale, “l’impatto sul contesto socio-economico sarà significativo” perché le “aree di ricreazione sulle sponde dei bacini” soggetti “nella configurazione futura di progetto a notevoli abbassamenti ed innalzamenti dei livelli”… “non potranno essere mantenute per motivi di sicurezza”. È una cosa folle!
Insomma in questi anni con una mano si celebrava il grande flusso di turisti al lago con l’altra si manteneva vergognosamente il silenzio sui propositi di Enel che quello stesso turismo voleva affossare. Mi raccomando ora non siate così ingenui da credere alle prossime dichiarazioni pubbliche, fintamente agguerrite, di qualche loro compagno di partito o di maggioranza.