di Pietro Tonti

Calma apparente, mentre sotto la cenere brucia la brace delle desiderata e degli accordi non ancora siglati. Nel centro sinistra e nel PD in particolare, troppi personalismi potrebbero far implodere anche le migliori intenzioni di coalizione.

Tutti i massimi esponenti del partito cittadino, ambiscono ad una candidatura sindacale ed è blocco. Ovidio Bontempo, Sergio Sardelli, Maria Teresa D’Achille,  Luciano Sposato e leggermente defilato, ma ugualmente interessato l’ex Assessore  regionale alle Attività Produttive con il Governo Frattura Carlo Veneziale.

Troppi nomi, tutti autorevoli esponenti del partito, i quali non trovano la strada univoca su un  personaggio in grado di essere accettato anche dall’intera coalizione in via di formazione, tra liste civiche e partiti minoritari.

A spuntarla quale grande militante e donna, con esperienza consolidata nell’attività amministrativa potrebbe essere Maria Teresa D’Achille, ma al momento tutto tace.

In discussione, anche l’esterno Oreste Scurti che fino a qualche tempo fa era dato come probabile candidato per una coalizione di centro sinistra e oggi non non si appura quale ruolo potrebbe rivstire in questa coalizione.

Emerge prepotentemente da alcune settimane un altro nome, quello dell’Ingegnere Nucleare Piero Castrataro, 46 enne  isernino con un curriculum lavorativo di tutto rispetto, ma vive in  Umbria. Esperienza amministrativa da assessore esterno con l’amministrazione del compianto Ugo De Vivo.

Castrataro non milita in alcun partito, cozzerebbe con l’idea di candidare a sindaco esponenti politici e non presi dalla società civile, pur se affermati professionisti. Idea espressa anzitempo sia dal centro sinistra che dal centro destra.

Cosa strana, l’Ing. Castrataro pur avendo idee tendenti a sinistra, è anche nelle grazie di Iorio, in quanto coltiverebbe una stretta amicizia con uno dei figli da sempre. Insomma, un personaggio che potrebbe fare la differenza con le uniche pecche di non essere un politico e di non vivere a Isernia.

Basteranno queste due motivazioni per far decidere su un’altra persona?  Si vedrà tra alcuni giorni.

Intanto nel centro destra, il tentativo di coalizzarsi su Gabriele Melogli diventa complesso e farraginoso, visto che per la strada tanti voti del passato stanno confluendo sul candidato certo a sindaco Cosmo tedeschi. Melogli se non ha la percezione di una vittoria sicura al primo turno, eviterebbe senza alcun dubbio di candidarsi per escludere l’insuccesso al ballottaggio della passata campagna elettorale.

Fratelli D’Italia che al suo interno ha una evidente divisione e la segnalazione dal nazionale del segretario del partito e dirigente regionale Alessandro Altopiedi quale candidato sindaco, non sarebbe digerita da tutti.

La Lega attende evoluzioni e non si pronuncia su alcun nome, per non commettere errori. Forza Italia e le diverse anime nel partito, non portano più in auge i nomi sentiti fino a qualche settimana fa, in attesa di avere un’ampia condivisione di una coalizione su un papabile sindaco che possa mettere tutti d’accordo.

Di incontri romani previsti, nemmeno traccia e si prosegue in silenzio con avvicinamenti ancora lontani per stabilire certezze elettorali, quando ancora risulta  ignota la data delle elezioni d’autunno.