di Pietro Tonti

Il dividi et impera, poteva andare bene all’epoca di Giulio Cesare e dell’impero  romano non in politica ai nostri giorni e quantomeno nell’agone pre elettorale per le comunali di Isernia.

Le divisioni nel centro destra non possono far altro che proiettare il centro sinistra verso la vittoria elettorale con Piero Castrataro in pole position, tra i favoriti dello scontro alle urne, come novità e voto di opinione, su avversari pur più forti a livello di voti, ma assolutamente frammentati. Frammentazione vuol dire andare divisi alle urne con più candidati per lo stesso schieramento.

Ad oggi, quando mancano 14 giorni alla presentazione delle liste, il problema è tutto sui partiti di centro destra che non riescono a fare sintesi e rischiano di bissare la caporetto delle elezioni comunali di Campobasso.

Candidati sindaci non condivisi, che appaiono agnelli sacrificali di un disegno politico che gioca a perdere. Eppure non sarebbe difficile per i big decidere e condividere la scelta su un unico personaggio capace di aggregare e affrontare una campagna elettorale senza scossoni, vincendo al primo turno. Evidente che questo non si vuole, non si accetta e inevitabilmente pur consapevoli della disfatta si procederà con un ballottaggio a porre nelle mani del centro sinistra il comune di Isernia, a meno che non vi sia un disegno preordinato verso questa direzione che la maggioranza dei politici e cittadini ignorano.

L’Assessore regionale Mena Calenda, questo ha lascito intendere nella sua intervista, affermando: <<c’è qualcuno che vuole distruggere il centro destra e non vuole vincere le elezioni a Isernia>>.

La nota vicenda Iorio contro Toma per i candidati di riferimento crediamo non sia la sola lotta di potere per porre in vista l’uno o l’altro candidato di riferimento. I cittadini elettori di queste beghe regionali non ne vogliono sapere e sentir parlare.

Bisognerebbe tralasciare anche le novità che presumibilmente emergeranno a livello nazionale tra qualche mese con gli accordi Forza Italia / Lega che coinvolgeranno inevitabilmente magari chi non ci sta a subire cambiamenti dettati dall’alto e guarda già oltre.

Questo a parte gli interessi di uno o l’altro leader è il momento di concentrarsi su Isernia e su un unico personaggio su cui tutti possano riconoscersi. Ore decisive in cui si deciderà il futuro di questa città. Se si ha quel discernimento necessario i leader dei diversi partiti di centro destra dovrebbero fare quadrato e scongiurare la possibilità che si vada ancora una volta divisi con più candidati a scontrarsi nella competizione elettorale.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti dell’ingestibilità dell’ente, qualora dovesse vincere al ballottaggio un candidato di centro destra, avrebbe due opposizioni in consiglio massacranti e non augurabili, per programmare e fare il bene della città: “la gestione del Sindaco D’Apollonio docet”.

Forse sarà come afferma Calenda: si vuole proprio favorire la vittoria del centro sinistra. Lo vedremo a breve.