Elezioni Isernia – Di Giacomo a Tedeschi e Melogli: fate un passo indietro
Siamo giunti al capolinea per la decisione del centro destra se fare sintesi su un unico personaggio, oppure andare incontro ad un suicidio politico per le prossime comunali di Isernia. Si è ancora in tempo per cambiare e tornare a miti pensieri senza personalismi e lasciando da parte le beghe regionali, le note contrapposizioni Toma/ Iorio che hanno contraddistinto i tre anni di amministrazione regionale. Oggi bisogna pensare al futuro governo della città di Isernia e al suo rilancio economico e culturale. E’ l’ex Senatore forzista Ulisse Di Giacomo a dare un impulso affinché si vada uniti su un unico candidato. Si augura della rinuncia all’ultimo momento di Melogli e Tedeschi non in grado di far convergere su uno di loro le attenzioni di tutti e di scegliere un terzo candidato che possa essere rappresentativo per l’intera coalizione. Se poi si debbano far valere gli accordi del passato tra i partiti si attuino. Per Isernia le decisioni erano passate tra la possibilità di scelta del sindaco da parte o di Fratelli D’Italia o dei Popolari di Vincenzo Niro che avevano offerto il loro contributo alle elezioni di Termoli e Campobasso, subendo, tra virgolette, i candidati di Forza Italia a Termoli (vincente) e della Lega a Campobasso (perdente), ora toccherebbe a loro scegliere un candidato. Sono ore decisive, che allo sconforto di molti si unisce il pensiero negativo dei i candidati delle diverse liste, di non avere ancora riferimenti certi. D’altro canto, come abbiamo anticipato ieri, il centro sinistra compatto sull’Ing. Piero Castrataro, osserva compiaciuto il caos nella coalizione opposta, già pregustando una vittoria elettorale al ballottaggio, qualora si dovesse procedere con due o addirittura tre candidati per il centro destra. Entro lunedì il quadro sarà chiaro e si dovrà trovare l’accordo. Al lavoro alacre i leader dei diversi partiti. Sarà un fine settimana di fuoco, non solo per le temperature estive. Tutti in attesa di comprendere cosa accadrà.
Di Pietro Tonti