Riceviamo e pubblichiamo,
“Ci aggreghiamo, ovviamente, a coloro che sono contrari a posticipare la data delle prossime elezioni regionali. Questa mattina il presidente Frattura ha illustrato i molisani il motivo del posticipo dell’election day dal 4 marzo al 22 aprile. A quanto parte un sottosegretario del Governo ha notato un’imprecisione sulla legge elettorale molisana e ha suggerito al governatore di rivedere la soglia di sbarramento, attualmente al 10%, e riportarla all’8%. Può darsi che sia anche vero, ma non ci sono i presupposti per far slittare la data del voto perchè sappiamo benissimo che se e quando si vuole fare qualcosa, bastano poche ore. Ebbene, il presidente Frattura, volendo, può fissare un Consiglio regionale anche domani mattina.
Per quale motivo costringere i molisani a sborsare oltre 3 milioni di euro, quando la situazione può benissimo essere risolta nell’immediato? Ci sembra che fino all’ultimo si continui ad agire solo in base ad interessi privati, trascurando il bene comune. I cittadini non possono e non vogliono più continuare a pagare gli errori di una classe dirigente che ha avuto ben 4 anni e mezzo per rivedere una legge che più volte è stata contestata in diversi punti. Caro presidente, secondo noi hai 3 milioni di euro di buone ragioni per avere, almeno in questo caso, la coscienza apposto.
Ci lamentiamo che, ingiustamente e puntualmente, il Molise viene deriso o offeso (come l’ultimo caso di Joe Bastianich), ma figuriamoci se si venisse a sapere che una regione con un Pil tra i più bassi della Penisola, sulla soglia della povertà assoluta, segnata da uno spopolamento pazzesco e addirittura a rischio soppressione, possa distinguersi da tutta l’Italia per questo ‘grande’ problema di incostituzionalità”.
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