L’Egam è risultato un ente irregolare e i giudici amministrativi accogliendo i ricorsi dei comuni, hanno annullato tutti gli atti con i quali la Giunta regionale del Molise aveva disposto, sia la costituzione dell’Ente di Governo Egam, nell’Ambito del Molise per il Servizio Idrico, sia l’obbligatorietà dell’adesione alla struttura da parte di tutti i Comuni molisani.
Il Tar Molise ha accolto i ricorsi presentati dagli avvocati Margherita Zezza, Giuseppe Ruta e Massimo Romano per conto di numerose amministrazioni molisani (Campodipietra, Montefalcone del Sannio, Busso, S. Agapito, Sepino, Bonefro, Belmonte del Sannio, Campochiaro, San Polo Matese, Roccamandolfi, Pescolanciano, Acquaviva d’Isernia, Civitanova del Sannio, Guardiaregia e Cantalupo del Sannio).
Il Tar, ha annullato i provvedimenti della Regione ritenendo, che una scelta di rilevanza strategica, concernente non solo l’organizzazione dell’Egam ma anche la sua attività, il suo funzionamento e la governance dell’ente governo dell’Ambito non poteva di certo essere assunta dalla Giunta, risultando, invece statutariamente riservata al Consiglio regionale, illegittimamente estromesso da tale decisione.
Pertanto, ‘ravvisata l’incompetenza della Giunta regionale essendo la materia attratta nell’ambito delle prerogative del Consiglio che non ha ancora esercitato il relativo potere’ il giudice amministrativo ha accolto i ricorsi e non solo ha annullato il provvedimento a monte (la predetta delibera di G.R.n.285 del 15.6.2015, con la quale è stato istituito l’ente Egam ed il relativo disciplinare), ma anche disposto la caducazione di tutti gli altri “provvedimenti a valle impugnati con i motivi aggiunti”, ovvero i decreti presidenziali volti ad imporre l’adesione coattiva dei comuni.