di Tonino Atella
I Centri per l’Impiego (CPI), preposti ad offrire al cittadino che intende entrare nel mondo lavorativo tutte le informazioni necessarie a tale finalità, non sempre sarebbero al top delle loro funzioni. E’ quanto afferma, evidentemente con cognizione di causa avendolo sperimentato sulla propria “pelle”, il delegato regionale dell’APRI Molise (Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti) Alessandro Guastaferro di Venafro, il quale puntualizza:I Centri per l’Impiego del Molise non sono funzionanti come dovrebbero. Tra l’altro vi si perdono i documenti. Aggiungo anche che tali centri da mesi non promuovono un corso di formazione.
Lo stesso espone quanto capitatogli: Mi sono recato presso l’ufficio CPI della Regione per verificare se determinati documenti messi a protocollo qualche giorno innanzi fossero stati trasmessi. Sembra invece che i documenti in questione sarebbero stati smarriti!.
Lo sfogo del diversamente abile della vista, che non si ha motivo di ritenere infondato, è da prendere nella dovuta considerazione. Soprattutto che si risolvano le problematiche da lui sollevate.
Restando in tema di efficienza e funzionalità dei CPI del Molise, si apprende di consistenti stanziamenti ministeriali per potenziare tali uffici, informatizzarli ed assumere personale qualificato. Chiaro lo scopo: offrire una diversa qualità del servizio.
Per completezza d’informazione è opportuno sapere che in tutt’Italia sono 552 gli uffici CPI cui si aggiungono 288 sedi distaccate, per un totale di 8.190 persone che vi lavorano.