di Emilio Izzo

Possiamo definirlo interlocutorio il tavolo avuto col l’assessore Mazzuto ed il suo staff dirigenziale, di passaggio, ma riteniamo non inutile. Dopo le proteste per l’assenza del governatore all’incontro, dovute ad altro impegno fuori regione, poi rientrate sempre grazie all’immenso grado di civiltà degli ex lavoratori, il summit tra il governo regionale e gli oltre sessanta ex lavoratori, giunti a Campobasso con un pullman pagato di proprio e con auto private, si è tenuto nella sala del parlamentino in via Genova, per consentire, come da richiesta del Comitato, a tutti di assistere alla discussione.

Chiacchierata a tutto tondo che non riteniamo sia stata vana. Intanto c’è da registrare con chiarezza ed esattezza, che l’elenco degli aventi diritto alla proroga della mobilità per altri 5 mesi, è stata ufficialmente inviata al ministero competente lo scorso 21 di settembre ( aspetto non trascurabile tra tanta nebbia !) e che lo stesso potrà essere rimpinguato nei prossimi giorni con i nominativi degli altri in scadenza o già scaduti, rimasti fuori per oggettive motivazioni.

Resteremo ad aspettare le risposte ministeriali ma non tanto, infatti, come preannunciato alla struttura assessorile, siamo pronti a comporre una iniziativa di sostegno all’assessore Mazzuto, al fine di portarci in torpedone in quel di Roma, con lo scopo di accelerare i tempi già fin qui troppo lunghi, iniziativa che l’assessore non ha ostacolato ma che sosterrà solo dopo che non avrà le risposte attese già a partire da questa mattina, giornata compresa nei suoi impegni proprio per un incontro ministeriale.

Staremo a vedere! Ma come sempre diciamo, l’argomento per noi più stringente, resta quello della ripresa dell’attività lavorativa, tema caldeggiato e riproposto al confronto con una NOSTRA proposta progettuale che, almeno nelle premesse, non vede chiusure da parte della regione. Lo stesso Mazzuto ritiene utile proseguire sulla strada da NOI indicata ed ha rinviato, come nelle premesse, l’argomento ed il suo approfondimento, al successivo tavolo con il governatore.

A tal proposito, giova ricordare che, poco prima della riunione, durante il sit in di protesta, la struttura del presidente Toma ci assicurava su un’immediata riformulazione del tavolo con la sua presenza, già a partire da questa stessa settimana. Siamo convinti ed orgogliosi di essere portatori di novità sul fronte “emergenza lavoro”, di andare oltre l’ostacolo delle difficoltà, dell’assistenza e delle politiche passive, il NOSTRO progetto potrebbe essere l’alba di una nuova idea di imprenditorialità dal basso, di come dalla polvere si possa ritornare a respirare aria pura, di assicurare a tutti un futuro di sereno oltre le nerissime nubi.

Noi siamo pronti, adesso la parola al presidente al prossimo imminente incontro. E comunque, ogni ostacolo gratuito sul nostro percorso, sarà stigmatizzato così come sappiamo nelle nostre corde.