Il terzo trimestre del 2016 segna ancora un rallentamento della dinamica del mercato del credito molisano: l’ammontare complessivo dei prestiti alla clientela residente, nel confronto ad un anno, diminuisce infatti del 3,0%, dopo che era diminuito dell’1,2% anche nel secondo trimestre.

Il dato si mantiene negativo nonostante la performance dei prestiti alle famiglie, che al contrario risultano in aumento (+5,6%). Risultano invece in forte calo i prestiti alle imprese (-10%, circa 158 milioni di euro in meno a distanza di un anno): il fenomeno della diminuzione del credito erogato alle imprese, in questo trimestre di analisi, riguarda tutte le ripartizioni geografiche con percentuali che superano la media nazionale (-2,6%) nelle regioni del nord-est (-4,2%), del centro (-4,3%) e nelle due Isole (-8,5%). Sono queste le principali notizie diffuse dall’Ufficio Studi e ricerche di Unioncamere Molise in commento ai dati Banca d’Italia.

Il peggioramento delle dinamiche creditizie in Molise interessano tutti i principali settori dell’economia: il settore delle costruzioni, da tempo in difficoltà ha registrato una contrazione del 13,8% in provincia di Isernia e di 9,9% in provincia di Campobasso. In regione, quindi, come sintesi di questi due andamenti, il credito concesso alle imprese di costruzioni è stato pari a circa 329 milioni di euro, 42 in meno rispetto allo stesso periodo di un anno fa (-11,3%). Il settore dell’industria in senso stretto, che già dalla metà del 2015 aveva evidenziato sintomi di progressivo rallentamento dei prestiti ricevuti, ha visto ridursi ulteriormente l’ammontare degli impieghi di circa 75 milioni di euro (-15,5%) rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Situazione peggiore in provincia di Isernia dove la variazione percentuale è stata di -26,5%, mentre nella provincia di Campobasso i prestiti erogati a tale settore sono diminuiti del 10,1%. Difficoltà, infine, anche per l’aggregato dei servizi (-5,3%), tornato in negativo dopo un secondo trimestre di leggera espansione: 21 milioni di euro in meno in provincia di Campobasso (-4,5%) e 15 milioni di euro in meno per la provincia di Isernia (-7,3%).

Importantissima, più che mai in queste condizioni, dovrà diventare l’azione anche della finanziaria regionale, al fine di soddisfare le esigenze di credito soprattutto delle piccole e medie imprese molisane: proprio per questo motivo, in questo momento storico, lo sforzo deve essere maggiore. Nel corso del 2016 la Finmolise ha erogato in maniera diretta circa 1 milione e 735 mila euro a 106 imprese (con un importo medio quindi di circa 16.365 euro ad impresa), ha rilasciato garanzie al sistema bancario, per sostenere il credito alle imprese, per circa 4 milioni e 133 milioni (sono state 53 le imprese garantite) e ha concesso anticipi, su cessione di crediti alle imprese, per circa 5 milioni e 836 milioni (a 32 imprese).

La contrazione dei prestiti erogati al sistema produttivo regionale si è verificata malgrado nel trimestre si rilevi un ulteriore allentamento delle condizioni di accesso al credito, almeno per quanto riguarda l’andamento dei tassi di interesse, anche se resta ancora elevato il divario tra la situazione regionale e quello che si verifica nelle altre ripartizioni territoriali, a testimonianza di un costo del denaro maggiore in Molise.

I tassi praticati sui prestiti sia a breve che a medio-lungo termine, nel terzo trimestre 2016 sono scesi al di sotto del 4%:3,88% per quelli con scadenza ad un anno, 3,9% per quelli con scadenza oltre i 5 anni. Per tale motivo, la riduzione dei prestiti concessi dal sistema bancario alle imprese molisane nel trimestre in esame sembra riconducibile principalmente ad una persistente debolezza della domanda, confermando le ipotesi secondo cui la parte finale del 2016 è stata caratterizzata da un rallentamento dell’attività economica.

Nel terzo trimestre continua, infine, il graduale processo di miglioramento della qualità del credito erogato al totale dei residenti al netto delle istituzioni finanziarie monetarie, che era stato rilevato nei precedenti trimestri. Con un valore totale pari circa 594 milioni di euro al 30 settembre 2016, ad un anno, le sofferenze in regione, dopo anni di continui aumenti, diminuiscono del 8,5%, rispetto ad una media nazionale che segna, al contrario, un aumento dell’1,2%.

La situazione è generalizzate a tutte le zone d’Italia, tutte caratterizzate da aumenti dei crediti in sofferenza, con l’eccezione delle regioni del Centro che segnano una diminuzione del 3,8%. Ma se l’aumento delle sofferenze in Molise sembra essersi arrestato, resta ancora elevato il rapporto tra sofferenze e impieghi bancari, segno di una struttura economica che denota ancora qualche difficoltà.