1.926 tamponi antigenici processati tra farmacie e laboratori autorizzati molisani per un riscontro di positivi pari a 572.
3432 tamponi molecolari processati dai laboratori dell’Asrem con una risultanza di 226 positivi
Totale 798 molisani positivi oggi al covid -19, oppure più nello specifico alla variante “Omicron”.
Un dato che dovrebbe far riflette in base alle ospedalizzazioni, praticamente nulle, solo una persona ricoverata in malattie infettive e un dimesso.
Qualora con la prima ondata di covid – 19 si fossero registrati questi numeri record di positività, si sarebbero contati decine e decine di ospedalizzazioni, altrettanti morti e la sanità regionale e nazionale sarebbe saltata definitivamente.
Oggi con la variante Omicron, possiamo affrontare l’emergenza in maniera tranquilla rispetto al passato, questa è una certezza, e anche il numero così congruo di tamponi refertati, potrebbe non avere più senso riportarli e sicuramente non destano più quell’allarme pandemico di un tempo.
Intanto si riscontrano delle anomalie gestionali con regole che appaiono fuorvianti e anacronistiche, con questi dati e i report che giungono da più fonti.
La vaccinazione di massa con prima e seconda dose ha ancora senso, come l’obbligo vaccinale, mentre in molti ospedali italiani chi ha assunto la prima e seconda dose viene trattato come se fosse un no vax?
Mentre l’Ansa oggi riporta le seguenti dichiarazioni: “Sono necessari e andrebbero sviluppati vaccini contro il Covid-19 che abbiano un alto impatto sulla prevenzione dell’infezione e della trasmissione, oltre che sulla prevenzione di malattie severe e morte”.
Lo affermano gli esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità, secondo cui contro l’emergere di nuove varianti non è utile continuare ad effettuare richiami con i vaccini già esistenti. “Una strategia di vaccinazione basata su richiami ripetuti” dei vaccini attuali “ha poche possibilità di essere appropriata o sostenibile”, spiega l’Oms.
Nonostante l’inefficacia contro la variate dilagante “Omicron” dei vaccini attuali, continua la campagna di somministrazione, diviene addirittura obbligatoria per i 50enni per legge. Si ha la sensazione che qualcosa non sia in linea con quanto affermato con continuità dai super esperti virologi negli ultimi 24 mesi.
Ultima per oggi, la riflessione del noto Bassetti televisivo il quale riportando uno studio israeliano, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Science” afferma che chi ha contratto il virus ha una risposta immunitaria più alta rispetto ai soggetti vaccinati. Lo si dimostra per la prima volta, ma tutto questo non basta a far desistere il Governo verso posizioni inadeguate a combattere questa nuova ondata pandemica, che pur virulenta sta assumendo le sembianze di una influenza stagionale. Lo stesso Bassetti afferma: “ basta il report quotidiano dei contagi, mette solo ansia.
Si insinua un pensiero negativo anche tra la stragrande maggioranza di Italiani che hanno risposto in massa alla vaccinazione, i quali dopo la prima, la seconda e la terza dose, cominciano a dubitare delle scelte governative fino a oggi intraprese.