di Alessia Tonti

Figura ormai storicizzata dai massimi critici d’arte. Era nato nel 1941 a Isernia, è vissuto a Cassino. Ha compiuto gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. La sua prima e lunga fase espressiva è legata ad una pittura di forte impegno sociale ove vengono presi in esame i bisogni di riscatto dell’uomo contemporaneo.

Numerosissime ed importanti le sue mostre personali e le partecipazioni a rassegne di prestigio come i premi Termoli, Mazzacurati, Sulmona ecc. Nel 1975 prende parte alla Quadriennale di Roma “La nuova generazione”.

Ha vinto il primo premio assoluto “Valle Roveto” con una sua opera entrata nella locale pinacoteca civica. Nel 2000 gli è stata dedicata una sala omaggio nell’ambito della rassegna per commemorare Corradino D’Ascanio nella città di Popoli. La sua attività pittorica è documentata nella storia dell’arte dell’Electa.

Di lui, appresa la notizia della scomparsa il critico e storico dell’arte Leo Strozzieri ha detto: ” Sono profondamente addolorato per la scomparsa di un amico intimo a cui non si poteva non voler bene.

Nella mia vita ho conosciuto e stretto amicizia con insigni maestri: da Primo Conti ad Arnaldo Pomodoro, da Turcato a Fazzini, da Brindisi a Dottori e così via.

Li ho spesso incontrati nel loro studio e quindi mentre erano al lavoro. Solo due di essi mi hanno impressionato per straordinaria capacità inventiva e per genialità.

Nel campo dell’astrattismo Umberto Mastroianni, nel campo della ricerca figurativa Fernando Battista. Ho avuto la fortuna di posare per un ritratto che gentilmente un giorno mi volle donare: Seppe riempire il mio volto (cosa che solo i grandi sono in grado di fare) di luce che sappiamo essere l’essenza della pittura intesa come nutrimento dello spirito.

Mi auguro che la città natale voglia ricordare questo suo figlio illustre con una via a lui dedicata. È una proposta che spero il mondo culturale molisano voglia sostenere.


Leo Strozzieri (nella foto da sinistra Fernando Battista con Leo Strozzieri) foto di Carma.