Giovedì, 23 febbraio 2023 – restituito alla vita selvatica il Lupo appenninico (Canis lupus) rinvenuto in agro del Comune di Cantalupo (IS) il 10 febbraio scorso dai militari della Stazione CC Forestale di Frosolone su segnalazione di un cittadino.
L’animale, un esemplare di sesso femminile di circa tre anni di età, giaceva in un fosso quasi a bordo strada con difficoltà di deambulazione provocate da un probabile impatto con un’auto. Difficili le operazioni di recupero da parte dei militari e dei veterinari del servizio regionale che sono durate tutto il pomeriggio. A sera inoltrata, se ne disponeva il ricovero presso l’ambulatorio veterinario del Centro di Recupero Animali Selvatici della Riserva Naturale Orientata dello Stato Montedimezzo (Vastogirardi – IS) ed ivi affidato alla
custodia dei militari del citato Reparto.


Le scrupolose e diligenti cure ricevute ne hanno migliorato quotidianamente le condizioni di salute fino al sopraggiungere della definitiva guarigione che ha determinato la necessità di provvedere alla “liberazione”.
L’auspicato lieto fine della vicenda è giunto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 22 febbraio, quando i Carabinieri Forestali del Reparto Biodiversità di Isernia, del Nucleo di Montedimezzo e delle Stazioni di Roccamandolfi e Frosolone, coordinati dal Comandante del Reparto, Ten. Col. Margherita Cretella, ed assistiti dal personale medico veterinario dell’Osservatorio Tecnico Scientifico della Regione Molise e convenzionato con l’Arma, hanno provveduto alla reintroduzione in natura del prezioso carnivoro, nella medesima località
del ritrovamento.
Il lupo, come noto, è un predatore alfa e come tale svolge una fondamentale funzione per l’equilibrio degli ecosistemi di cui fa parte garantendone la biodiversità e compiendo, tra l’altro, un’azione di controllo diretta nei confronti di specie che, qualora in sovrannumero, potrebbero risultare dannose.
Ricordiamo, inoltre, che per l’uomo il lupo non rappresenta un pericolo essendo un animale schivo e timoroso nei suoi confronti, l’atavica paura risulta pertanto del tutto ingiustificata