Scuole a Campobasso, abbiamo aggiornato l’accordo di programma siglato nel 2011. 15 milioni di euro per la definizione dei poli scolastici di Vazzieri (6 milioni), di via Crispi- Colozza (3,3 mln) e del Quartiere Cep (4.250.000). 1,5 milioni di euro stanziati per l’intervento di adeguamento previsto per la scuola D’Ovidio di via Roma.

La proposta avanzata dall’amministrazione comunale e accolta dalla Regione, con la riprogrammazione di oltre 11 milioni di risorse Fsc 2000-2006 più 4 milioni di cofinanziamento comunale, risponde alla capacità e all’impegno che insieme, Comune e Regione, condividiamo di dimensionare le risorse a disposizione al reale fabbisogno.

L’attenzione per la sicurezza delle scuole si concretizza nei 20 milioni che abbiamo disposizione per il capoluogo per quanto riguarda le scuole che una volta chiamavano materne, elementari e medie: il mutuo Bei per Mascione, l’intervento Inail per via Crispi e la riprogrammazione delle risorse Fsc 2000-2006 per gli interventi appena elencati. Con il sindaco Antonio Battista, ci siamo dati tempi certi per la realizzazione dei lavori: subito le progettazioni esecutive per procedere a gara.

Oggi parliamo di Campobasso, ma il Piano delle scuole coinvolge e interessa tutto il nostro Molise. Lo costruiamo sulla base dei dati registrati dall’anagrafe scolastica che incrocia, appunto, due fattori: da una parte il fabbisogno edilizio e dall’altra il dimensionamento scolastico. Sono gli elementi che ci consentiranno di garantire sicurezza degli edifici, aspetto non negoziabile, e qualità della vita scolastica nel suo complesso: non possiamo più immaginare la realtà della pluriclasse. Gli interventi da realizzare saranno in funzione della popolazione scolastica: contenitori sicuri con contenuti di qualità, questo è lo standard per il nostro Molise.

Un plauso all’attività che il Comune di Campobasso con il sindaco Battista sta facendo per risolvere il problema della fase che ci porterà alla realizzazione degli interventi riprogrammati. Mi auguro che entro pochissime settimane avremo la possibilità di archiviare il problema del doppio turno, anche grazie alla sensibilità di altri plessi scolastici e di altre istituzioni.

Ma, non si è parlato nemmeno lontanamente in regione della sicurezza scolastica e di investimenti per le scuole di Iserni, una città che continua ad essere per Frattura e amministratori regionali, figlia di un Dio minore.