di Claudia Mistichelli

Se aspetti il consenso del prossimo, nella vita non farai mai niente.

Martedì non è stato un giorno qualunque. Soprattutto non è stato un giorno per tutti.

Quale vittoria migliore di aver riunito in un sol colpo tutto il centro destra a favore di una causa comune.

Abbiamo fatto esattamente quello che dovevamo, parlare con il Prefetto di Campobasso.

Donna cordiale, ha dato la parola a tutta la delegazione, accogliendo le istanze di ogni singolo partito. Una persona ligia al dovere ma, pronta a tutelare anche l’interesse comune e del territorio in cui lavora.

L’accoglienza è una questione delicata, su cui ognuno ha il dovere di intervenire, non si può più sottovalutare questo fenomeno che non vedrà soluzioni a breve termine.

Chi grida al flop non so se ha ragione, ma la mancanza di presenze era scontata. Abbiamo già verificato l’indifferenza di molti anche in altre manifestazioni: a favore della sanità o dell’acqua pubblica.

Questo non cambia il fatto che bisogna fare ciò che è giusto e vi assicuro che il sapore di aver condiviso insieme a tutti i partiti una giornata speciale, ha reso più forte in tutti noi la consapevolezza di dover andare avanti insieme verso una meta comune.

Essere uniti contro i soprusi è la cosa più bella che possa capitare. Chi critica, non ha capito che ho ottenuto esattamente quello che volevo.

E mentre qualcuno rosica, vi assicuro che il consenso di chi non ha avuto il coraggio di venire, non avrebbe potuto rendere più speciale questo  giorno.

Posso piacere o non piacere come persona, ma la politica del cecchino, pronta a sparare su chiunque senza un motivo, non mi appartiene.