Riceviamo e pubblichiamo
Mancano pochi giorni e La Casa Della Scuola chiuderà per sempre le sue porte a quell’attività per la quale è nata! Struttura d’altri tempi,imponente,costruita pensando ai bambini di quel tempo e forse anche a quelli che sarebbero venuti dopo, in quanto anche se per un periodo adibita ad Ospedale Civile per necessità, è tornata nel pieno delle sue funzioni. Tra un po’ le perderà definitivamente! Cause di forza maggiore hanno portato alla sua chiusura ;e’ l’ultima di tante scuole che a causa di terremoti che stanno sconvolgendo il nostro Paese,sono ritenute inagibili! Ma dove sta’ scritto? Gli alunni della Enrico D’ovidio verranno trasferiti alla Francesco D’Ovidio nello stabile di Via Gorizia,dove, ci e’ stato spiegato,sono stati effettuati lavori di miglioramento .
Dobbiamo fidarci? Io da genitore reputo più sicura La Casa della Scuola. E’ li’, da anni ed anni,veglia sulla nostra città che secondo me sta perdendo di identità. E mi chiedo pero’ prima la scuola in Via Kennedy,poi quella in Via Crispi,quella in Via Leopardi,Mascione e in ultimo questa in Via Roma per la quale tutto tace!
Dove sono le istituzioni? E’ possibile che non interessi a nessuno la sua chiusura?
La creazione di una Pinacoteca e l’insediamento di uffici comunali non la rappresentano affatto! La sicurezza nelle scuole e’ fondamentale,
d’ accordo ma per quale motivo scegliere una struttura con parametri di sicurezza pari al 72% rispetto ad una di cui non si sa nulla? E’ possibile che con tutti gli strumenti che il progresso ci offre, non sia possibile ricavare un indice di sicurezza per la struttura della Enrico D’Ovidio? Secondo me non c’e’ stata volontà, era tutto già scritto da anni! Adesso mi spiego anche il motivo per cui gli alunni del plesso di Via D’Amato o Via Crispi – non ricordo bene – non si sono”voluti” trasferire in Via Gorizia!
Insegnanti ,collaboratori,alunni,dovranno lasciare per sempre un luogo nato esclusivamente per loro!
Chi meglio della Casa Della Scuola! Non scorderò mai le sue grandi aule,la scalinata,il salone con il suo grande lampadario,i suoi vecchi registri scritti col pennino ,vecchi proiettori macchine da scrivere,i vecchi tavoli inclinati e tanti altri cimeli che meriterebbero di continuare a vivere in un bel museo intitolato alla Casa Della Scuola! Non scorderò mai il suo odore,odore di vissuto! Non dimenticherò mai le voci dei bambini che la rappresentano perchè, e’ soltanto con loro che La Casa della Scuola potrà continuare a vivere!
ma la cittadinanza campobassana dov’è, tutti zitti!  E’ proprio vero,la città rispecchia chi ci abita e in questo caso,vi siete dimostrati disinteressati,menefreghisti! Vuol dire che della nostra città non ve ne frega niente. Fatta eccezione per qualcuno!
In queste righe, ho parlato col cuore,qualcun altro invece è stato spinto dal senso di responsabilità,dalle pratiche dalle scartoffie che oggi riempiono le nostre vite. Nonostante tutte le dicerie che si sono sempre dette,Via Roma,come la chiamiamo noi della zona, era il polo scolastico che doveva essere sostenuto più di tutti affinchè potesse continuare ad esistere! Ma come si dice,chi tace acconsente! Io ,non taccio! Grazie!

Rosanna Passarella