di Claudia Mistichelli

La notizia che non ti aspetti è un ripopolamento della città. Purtroppo, però, non si tratta di persone (a parte i migranti) ma di cinghiali. Chi vive in periferia, negli ultimi tempi, deve affrontare questo problema, infatti, sempre più spesso, capita di trovare nel giardino di casa una bella famigliola di cinghiali: mamma, papà con vari cuccioletti a seguito.

Mentre le povere bestiole pensano di essere nel loro ambiente naturale, l’umano ha timore per la propria incolumità e quella dei suoi familiari, con l’ansia e la paura di essere morso o attaccato da una mamma di cinghiale inferocita.

I residenti delle periferie lamentano la presenza di questi animali ormai anche nelle ore diurne, mentre in inverno, la presenza dei cinghiali era limitata alla notte. Cosa si può fare per risolvere questo problema? Niente di più semplice: non si può fare nulla.

I cinghiali non possono essere catturati (per metterli dove?) e non possono essere uccisi…l’unica soluzione rimane quella di prenderli a morsi se dovessero attaccare.

La caccia, ormai, ha dei vincoli e dei calendari che non permettono di sparare a piacimento, inoltre, non è uno sport apprezzato dagli animalisti. Rimane proprio la caccia, l’unica soluzione per mantenere un certo equilibrio in natura, soprattutto, nel caso di alcuni animali che si riproducono molto rapidamente.

Qualcuno sostiene che la colpa è dell’uomo che costruisce in modo indiscriminato occupando territori e boschi, ma, anche se fosse vero, la soluzione rimane sempre la stessa…o spariamo ai cinghiali o spariamo agli umani per non farli riprodurre più.