Riceviamo e pubblichiamo
I precari del centro per l’impiego tornano a far sentire la loro voce e scrivono nuovamente una lettera aperta al presidente della Provincia di Campobasso, Antonio Battista.
Caro presidente Battista ci fa piacere apprendere, da alcune sue dichiarazioni, che tra i buoni propositi del 2017 c’è la risoluzione della vertenza di noi 25 precari dei Centri per l’Impiego e Le auguriamo che questa volta la sua “super amministrazione” non tiri fuori dal cilindro la solita “assenza di condizioni interpretative”.
Condizioni interpretative che hanno l’amaro sapore di mancanza di assunzione di responsabilità da parte della stessa classe dirigenziale che, per circa nove mesi, ha fatto sì che noi precari lavorassimo, in un ente pubblico, in assenza di contratto e di retribuzione.
Non ci venga, quindi, a parlare di buone prassi amministrative poiché, la Provincia di Campobasso, oltre ad avere come unico record quello dei dirigenti tra i più pagati d’Italia annovera tra i suoi annali anche quello di essere l’unico ente pubblico d’Italia ad aver fatto lavorare a nero e senza stipendio dei dipendenti a tempo determinato!
E quando Le si diceva che il prezzo, più alto da pagare, sarebbe stato a carico degli utenti dei Centri per l’impiego oggi arriva la conferma. Stamane, ma è così da mesi oramai, ai Centri per l’Impiego di Campobasso c’erano, come al solito, centinaia di utenti in attesa di vedersi erogare dei servizi, la lunga attesa e la stanchezza hanno innescato tra gli stessi una serie di malcontenti e malumori tanto da dover fare intervenire il dirigente preposto al servizio.
Il decreto mille proroghe, varato dal governo centrale, serviva appunto a questo ad evitare che le fasce più deboli della popolazione, stiamo parlando di padri e madri di famiglia che hanno perso il lavoro, risentissero della scadenza dei contratti dei precari che ad oggi, soprattutto nel pubblico impiego, garantiscono numerosi servizi!!
Ma mentre nel resto d’Italia colleghi precari, con le nostre stesse caratteristiche giuridiche, vengono prorogati nell’interesse della collettività e a salvaguardia dei posti di lavoro nella Provincia di Campobasso l’unica risposta che il dirigente del servizio sa dare è quella di anticipare la chiusura dello sportello!!!
Credo che i contribuenti molisani non meritino di vedere finire le loro tasse nelle tasche di dirigenti che rispondono al disservizio chiudendo i cancelli e mandando a casa chi poteva offrire loro una risposta dopo lunghe attese.
Presidente sono mesi che stiamo cercando di dirle proprio questo che mentre, nel resto d’Italia, politici e dirigenti si adoperano a tutela del lavoro e della collettività assumendosi la responsabilità di atti amministrativi, la Provincia di Campobasso non fa altro che esporre l’ente ad una serie di danni erariali di cui ancora una volta a farsi carico saranno i poveri contribuenti molisani.