Ci possiamo vergognare di quella che è l’attenzione dei nostri amministratori regionali verso gravi problematiche generate da loro stessi? la risposta è si, almeno per quanto concerne la chiusura delle sedi del Parco Regionale dell’Olivo e del museo Winterline di Venafro.

La missiva che il presidente dell’ente Parco Emilio Pesino e del presidente dell’associazione Winterline Luciano Bucci (pubblicata in basso integralmente ed indirizzata a tutti gli organi politici ed istituzionali della regione Molise)  traccia un quadro eloquente di come si è giunti alla chiusura delle sedi, per l’incuria della regione Molise  a non mantenere gli impegni finanziari assunti e a costringere l’Ente Parco dell’Olivo a non poter ottemperare agli impegni assunti per il fitto.

Cosa strana che gli immobili dove insistono le due strutture, sono di proprietà della regione Molise attraverso lo IACP. Un serpentello che si morde la coda. Un circolo vizioso in cui basterebbe una partita di giro, tra quello che la regione deve all’Ente Parco, sottraendo le mensilità arretrate all’Ente IACP proprietà della stessa regione, per garantire la continuità di due strutture testimoni della cultura e della storia del Molise.

In questo contesto qualora questa missiva passasse inascoltata da parte della regione Molise ci sarebbe davvero da porre la testa nella sabbia per la vergogna.

Ci stupisce la disattenzione del  presidente Frattura, del suo Assessore alla Cultura Nico Ioffredi sulla questione. Fautori indiscussi della promozione del territorio nelle tante manifestazioni di promozione e, in questo caso hanno permesso che si sollevasse un caso, definirlo antipatico è eufemistico. Ci auguriamo che vi sia un ravvedimento “operoso” da parte loro affinchè si possa risolvere la questione nelle prossime ore.

Di seguito la missiva integrale:

All’On.le Aldo Patriciello
Deputato al Parlamento europeo
Al Presidente della Giunta Regionale
On.le Paolo Di Laura Frattura
Al Presidente del Consiglio Regionale
Ing. Vincenzo Cotugno
All’Assessore Politiche Abitative
Dott. Pierpaolo Nagni
Al Presidente della Provincia di Isernia
Dott. Lorenzo Coia
Al Consigliere Regionale
Dr. Massimiliano Scarabeo
Al Sindaco del Comune di Venafro
Prof. Antonio Sorbo
Al Consigliere delegato alla Cultura
Domenico Ioffredi
e.p.c. S.E. Prefetto di Isernia
Dott. Fernando Guida

OGGETTO: CHIUSURA SEDI DEL PARCO E DEL MUSEO WINTERLINE
Come è noto con Deliberazione n. 15 del 23 settembre 2016, il Consiglio direttivo dell’Ente Parco è stato costretto, dalle situazioni contingenti, a deliberare la revoca dei contratti d’affitto delle sedi dell’Ente ubicate presso il Palazzo della Congrega e presso Palazzo De Utris, i cui locali di quest’ultimo sono adibiti a Museo della seconda guerra mondiale denominato Winterline.
Tale sofferta decisione è scaturita dal venir meno delle condizioni pattuite tra Regione Molise, Ente Parco e Comune di Venafro per evitare lo sfratto del Museo e della sede del Parco, in precedenza anch’essa ubicata presso Palazzo De Utris.
L’accordo sottoscritto tra le parti il 15 settembre 2015, che si riporta in allegato, prevedeva, infatti: – l’impegno da parte dell’Ente Parco di gravarsi l’onere dell’affitto dei locali del museo Winterline;
– da parte della Regione l’onere di mantenere invariato il finanziamento di gestione a favore del Parco;
– da parte del Comune di Venafro, quello di ridurre la tassazione sugli immobili del Centro storico destinati alle sedi del Parco e del Museo Winterline;
L’evoluzione degli eventi ha invece visto accadere che la Regione Molise ha ridotto a 75.000 € il contributo per il 2016 a favore dell’Ente Parco dell’Olivo, dopo aver addirittura cancellato il contributo 2015 e, a tutt’oggi, non risultano ancora attive iniziative specifiche per la riduzione delle tasse comunali sugli immobili dello IACP fittati al Parco.
Inoltre, ad ulteriore aggravio della situazione, al momento ancora non sono state erogate all’Ente Parco dell’Olivo le competenze 2015, oggetto di successiva riattribuzione, e quelle 2016, per cui mancano al Parco ben due annualità di finanziamento sulle attività di gestione.
Tale situazione, difficilmente comprensibile, ha generato, pertanto, una sovraesposizione dell’Ente Parco dell’Olivo in termini di responsabilità amministrative non più procrastinabile a causa della situazione debitoria nei confronti dello IACP, proprietario degli immobili.
L’Ente Parco dell’Olivo, infatti, deve corrispondere a quest’ultimo 700 € mensili totali, considerando anche il fitto di Palazzo della Congrega generando, in pratica, una poco comprensibile partita di giro, in quanto l’IACP è organo dipendente dalla Regione, tra Regione erogante il finanziamento e IACP destinatario degli affitti, partita di giro a Ns parere risolvibile internamente sollevando sia l’Ente Parco dell’Olivo che il Museo Winterline da ogni problematica.
Ricordiamo che la sede del Parco, con annessa sala espositiva dedicata all’olivicoltura venafrana, fu inaugurata nell’ottobre 2015, alla presenza delle massime autorità regionali, in occasione della firma di un’importante convenzione tra Ente Parco e CNR di Sesto Fiorentino.
Lo stesso avvenne, all’indomani dell’accordo, con i nuovi allestimenti del Museo Winterline che fu visitato dalle massime autorità Regionali riconoscendone, nuovamente, l’importanza culturale e sociale.
Sembra, quindi, che si stia facendo del tutto per mortificare e apporre qualsiasi sorta di difficoltà a due istituzioni, il Parco dell’Olivo e il Museo Winterline, che pur negli ultimi anni hanno dato lustro al territorio e avviato una serie notevole di iniziative con Istituzioni universitarie, enti, associazioni in Italia, ma anche all’estero. Basti solo pensare che il territorio del Parco è in dirittura di inserimento nel Registro Nazionale dei Paesaggi rurali storici, quale unico sito della Regione e il Museo Winterline è annoverato tra i Musei della Guerra Mondiale piu’ interessanti d’Italia, con tanto di recensioni su siti specialistici nazionali ed esteri.
Le due realtà hanno attirato, sul territorio Venafrano, oltre 10.000 visitatori e numerose trasmissioni televisive, tutto questo porta interesse e sviluppo economico, di rimando, per il territorio stesso.
Non riuscire a garantirne la sopravvivenza è semplicemente vergognoso, non riuscire a trovarne una sistemazione adeguata è chiaro segno di disinteresse. E ciò è ancora più grave se si pensa che
buona parte degli immobili dello IACP del Centro storico di Venafro, da Palazzo De Utris a Palazzo della Congrega e agli immobili di Vicolo della Vergine, sono destinati all’abbandono e alla fatiscenza. Questo perché non si vogliono trovare soluzioni che possano permettere l’uso di tale patrimonio che lo IACP detiene e che fitta a prezzi non di mercato. Basti pensare che lo scantinato dov’è ubicato il Museo, difficilmente potrebbe avere altra utilizzazione, vista la mancanza di servizi e di comodi accessi. Eppure, per il fitto di questi locali vengono chiesti 250 € mensili.
Desideriamo, pertanto, investire della questione i rappresentanti istituzionali del territorio in epigrafe, cui si chiede di voler individuare tutte le possibili soluzioni al fine di tutelare il notevole patrimonio storico e culturale rappresentato dal Museo Winterline e dal Parco Regionale dell’Olivo di Venafro.
Va inoltre aggiunto che la richiesta di sgombero dei locali, adibiti a Museo Winterline, entro il 16 gennaio, data la quantità, il valore e la natura degli oggetti esposti, risulta assolutamente impraticabile. Nel caso, e si spera non avvenga, il Museo Winterline dovrà effettivamente liberare tali locali bisogna garantire allo stesso di trovare, anzitempo, una adeguata sistemazione per i reperti conservati e dare il tempo logistico all’Associazione Winterline Venafro ONLUS di traslocare.
Si spera in una sensibilizzazione al riguardo anche in virtù del tempo e le risorse dedicate per la comunità e dei lavori di preservazione e manutenzione del Palazzo de Utris finora effettuati, ed economicamente sostenuti, dall’Associazione Winterline Venafro ONLUS.

Distinti saluti
Il Presidente dell’Ente Dr. Emilio Pesino
Il Presidente della Associazione Winterline
Dr. Luciano Bucci