Bonus energia: a chi spetta e come richiederlo

Il bonus energia è uno strumento offerto dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gasche garantisce alle famiglie in condizione di disagio economico o fisico un risparmio sulla bolletta dell’energia elettrica, che può arrivare fino al 20%. Lo sconto in bolletta è aumentato quest’anno, secondo quanto deciso dall’AEEG, ed è possibile inoltre richiedere il riconoscimento retroattivo del nuovo bonus energia. Ecco a chi spetta il bonus energia e come richiederlo.

A chi spetta il bonus energia per disagio economico?

Possono fare richiesta del bonus elettrico per disagio economico, tutti i privati intestatari di un contratto di energia elettrica nell’abitazione di residenza con queste caratteristiche:

  • Contratto con potenza impegnata fino a 3 kW, per un numero di persone residenti fino a 4,
  • Contratto con potenza impegnata fino a 4,5 kW per un numero di persone residenti superiori a 4.

In più è necessario presentare una certificazione ISEE:

  • fino a 8.107€ per la generalità dei richiedenti,
  • fino a 20.000€ per i nuclei familiari con quattro e più figli a carico.

Il diritto al bonus non dipende dal servizio (maggior tutela o mercato libero) o dal venditore scelto, ma spetta a tutte le famiglie che ne abbiano i requisiti. Il bonus ha totale e gratuita portabilità.

Il bonus per disagio economico è riconosciuto per 12 mesi; dopo tale periodo, per ottenerne uno nuovo, si deve rinnovare la richiesta di ammissione.

A chi spetta il bonus energia per disagio fisico?

Hanno diritto al bonus energia per disagio fisico tutte le famiglie, a prescindere della potenza impegnata, presso le quali vive una persona affetta da grave malattia, costretta ad utilizzare apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita.

In questi casi, il titolare del contratto elettrico deve essere in possesso di un certificato ASL che attesti:

  • l’esigenza obbligatoria di utilizzare tali apparecchiature,
  • il tipo di apparecchiatura impiegata, 
  • l’indirizzo presso il quale è installata l’apparecchiatura,
  • la data a partire dalla quale il soggetto la utilizza.

Le apparecchiature che permettono l’accesso al bonus devono essere indispensabili per le funzioni alimentare, respiratoria e/o urinaria del paziente.

Altre attrezzi quali ascensori, montascale, carrozzine, e tutte quelle che servono a funzioni diverse da quelle elencate, non danno diritto al bonus.

A partire da gennaio 2013, l’importo del bonus elettrico per disagio fisico viene stabilito in funzione al livello dei consumi e alla quantità di apparecchiature necessarie per il supporto vitale, tenendo conto così degli specifici bisogni ed esigenze dei clienti malati gravi.

Da S.O.S. Tariffe.it: Posso richiedere i due bonus energia insieme?

Certamente: il bonus per disagio fisico è cumulabile con quello riservato alle famiglie a basso reddito e numerose(sia per la fornitura di energia elettrica che di gas), purché ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità.

In più, adesso è possibile ottenere più bonus per disagio fisico nel caso in cui presso l’abitazione del titolare della fornitura di energia elettrica dimorino più malati gravi, sempre che abbiano bisogno ciascuno di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il loro mantenimento in vita.

Se si risiede in un’abitazione in cui la fornitura elettrica è intestata ad una persona non appartenente al nucleo familiare, occorre richiedere la voltura del contratto.

Il bonus per disagio fisico non ha una durata determinata: il bonus sarà applicato senza interruzioni mentre ci sia la necessità di utilizzare le apparecchiature elettriche.

Quanto risparmio con il bonus energia

Quest’anno l’Autorità ha anche aggiornato i valori dei bonus per le famiglie a basso reddito e numerose.

Nello specifico, a partire dal 10 gennaio 2013, il bonus elettrico (che consente una diminuzione media del 20% sulla bolletta, al netto delle imposte) consentirà uno sconto minimo di 71 euro e massimo di 155 euro (anziché 63-139 erogati nel 2012); stessa situazione per il bonus sociale gas (risparmio medio del 15%), che passerà dal minimo di 39 euro al massimo di 350 euro (invece dei 35-318 del 2012).

A partire dal 1 gennaio 2013, il bonus energia per disagio fisico è anche aumentato notevolmente, variando da un minimo di 176 euro a un massimo di 636 euro.

Il bonus energia è aumentato anche nel 2017: leggi gli aggiornamenti sul Bonus Energia 2017.

E’ adesso possibile, inoltre, ottenere il riconoscimento retroattivo del nuovo bonus energia.

Quest’agevolazione consente un risparmio pari a circa il 20% della spesa annua presunta (al netto delle imposte) per una famiglia tipo.

Come richiedere il bonus energia

Per richiederlo basta compilare gli appositi moduli e consegnarli al proprio Comune. I moduli sono scaricabili da questo portale o reperibili presso i Comuni.

Modulo A bis – Disagio Economico

Modulo B – Disagio Fisico

Modulo C – Autocertificazione ASL

Modulo D – Fac simile certificazione ASL

Modulo E – famiglia numerosa