“Da parte della Regione Molise riscontriamo i primi interventi, sicuramente positivi, a sostegno delle imprese, ai quali però devono essere immediatamente aggiunti aiuti a microimprese, artigiane, commerciali o industriali, attraverso l’erogazione di un contributo una tantum”.
Questa la prima idea della Segretaria della Uil molisana che immagina altri strumenti: “Si potrebbe costituire un Fondo per la concessione di garanzie su operazioni di credito attivate da microimprese operanti in Molise, siano esse dell’artigianato, del commercio, del settore turistico e culturale, dei servizi, che non riescano ad accedere a Fondi o strumenti di sostegno finanziario, per evitare un vero e proprio tracollo di centinaia di attività.
E poi, ricordiamoci dei professionisti e lavoratori autonomi con piccoli fatturati, che certamente con quanto disposto dal Governo con l’aiuto dei 600 euro, non riusciranno a fronteggiare alle spese di forniture, affitti, leasing..
“Premesso che occorre salvaguardare il mondo produttivo nella sua interezza, sollecita poi Boccardo, serve elaborare immediatamente un piano per l’emergenza sociale, che non può più sostenersi soltanto attraverso la solidarietà delle persone e con l’intervento delle associazioni di volontariato.
Ci sono problemi ai quali urge rispondere ORA e che non sì possono rinviare, come quelli legati all’intero sistema sociale, a cui si potrebbe far fronte iniziando ad anticipare le risorse di competenza agli ambiti sociali.
C’e tanta gente che comincia ad aver problemi a nutrirsi, in attesa che i buoni spesa entrino a regime e sarebbe vantaggioso anche il recupero dei beni alimentari in via di deperimento o prossimi alla scadenza, che potrebbero esser distribuiti da volontari, in accordo con i supermercati.
Ricordiamoci delle famiglie numerose, con figli minori e magari con disabili, che anche a causa delle misure restrittive sulla mobilità, vedono complicarsi ancor di più pure la semplice vita quotidiana.
Pensiamo agli studenti che non hanno la possibilità di acquistare beni e strumenti informatici per la didattica a distanza, siano essi i dispositivi e le connessioni a internet.
E poi, come sollevato da più parti, anche da noi contiamo tanti lavoratori “fantasma” che sono ancora senza nessun aiuto, in attesa che entri a regime uno strumento statale a loro dedicato.
Queste sono le tragiche conseguenze del lavoro nero!
Attenzione ai lavoratori somministrati, ai lavoratori stagionali delle imprese turistico-alberghiere, ai collaboratori e ai precari in genere, ai quali è stato sospeso il contratto e forse non sarà più rinnovato alla scadenza degli ammortizzatori sociali, sempre se previsti!
Ancora, ci contattano tante famiglie che sollecitano misure di sostegno al pagamento del fitto o del mutuo per la prima casa, perché non riescono più a fronteggiare anche questa spesa, assieme alle utenze domestiche.
Insomma, conclude la sindacalista, questo è lo scenario economico e sociale a cui rivolgere attenzione immediata, sforzandoci tutti a salvaguardare quel motore, oggi ridotto al minimo dei giri, ma che non possiamo far spegnere.
Non si vive di solo pubblico impiego e pensioni in Molise, per quanto siano essi a forte impatto.
Anzi, proprio per il fatto di essere una minoranza nel panorama economico complessivo, le piccole imprese e i nostri professionisti vanno aiutati con convinzione e va fatto adesso.
Fin quando non saremo dinanzi a misure strutturali che abbracciano tutti quanti ne hanno bisogno, la Regione, al massimo delle sue possibilità, dovrà tamponare questo periodo drammatico.