Le due città capoluogo molisane avranno la disponibilità  dei 18 milioni di euro destinati alle al bando periferie.

“Abbiamo vinto una battaglia, una battaglia condotta non soltanto dai sindaci ma da milioni di cittadini, quelli che vivono nelle periferie, ai quali avevamo promesso un’operazione di ricucitura urbanistica e sociale che forse non avevano mai avuto.

La compattezza dei sindaci, insieme al sostegno delle Regioni e delle forze parlamentari, hanno avuto ragione del governo”. Lo ha detto il presidente dell’Anci Antonio Decaro, annunciando l’intesa sui fondi per le periferie, ratificata in conferenza unificata al ministero per gli Affari regionali. Con Decaro, il vicepresidente vicario dell’associazione, Roberto Pella.
L’accordo sarà recepito in legge di bilancio. E per effetto di essa, riprendono le relazioni istituzionali tra governo e Comuni interrotte da un mese.

“Abbiamo convinto il governo a tornare indietro – ha osservato Decaro -; tornano nella disponibilità dei 96 sindaci, responsabili dei progetti in 326 Comuni, il miliardo e 600 milioni che erano stati sospesi. Questo significa che, pur con una rimodulazione delle risorse, nessun cantiere si bloccherà, nessuna progettazione si interromperà. Possiamo completare tutti gli interventi”.

Un risultato raggiunto al prezzo di una battaglia durissima e di una trattativa a momenti estenuante. “I fondi per gli investimenti sono gli stessi che ci sono sempre stati – conclude il presidente dell’Anci – ci saranno anche i rimborsi di tutte le spese sostenute. Muovendoci compatti e sapendo di rappresentare le nostre comunità, onoreremo l’impegno preso con i cittadini”.

Bando Periferie: cos’è e perché ha rischiato lo stop

La Manovra 2016 stanziò i primi 500 milioni di euro per il bando dedicato al recupero delle aree degradate del nostro Paese. Risorse incrementate dalla Manovra dell’anno seguente di 1,6 miliardi provenienti dal Fondo Investimenti e dal Fondo sviluppo e coesione.

Il Bando assegnava un massimo di 18 milioni di euro per le città capoluogo e di 40 milioni per le città metropolitane, considerando il cofinanziamento pubblico-privato come premialità.

2,1 miliardi di euro complessivamente stanziati servono a finanziare i 120 progetti approvati; ma l’emendamento al decreto Milleproroghe approvato da Palazzo Madama – e che attende il via libera della Camera – taglia un miliardo di euro destinato a progetti già avviati in 96 dei 120 Comuni vincitori del bando, per destinarlo ad altri interventi.

Conte rassicurava i sindaci: presto un decreto contro il blocco dei fondi

“Abbiamo deciso di non sospendere le relazioni istituzionali con il governo perché il presidente del Consiglio si è impegnato entro una settimana, dieci giorni, a risolvere il problema creato dal blocco dei fondi per il bando periferie disposto in Senato ad agosto con un emendamento al Milleproroghe”. A comunicarlo, Antonio Decaro, presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani (ANCI) al termine del vertice con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, il 13 settembre.

“Non abbiamo capito – prosegue Decaro – le motivazioni per le quali non è possibile porre rimedio in queste ore”, in concomitanza cioè con la richiesta della fiducia al decreto Milleproroghe. “Ma registriamo un impegno importante. Che metteremo alla prova dei fatti. Come ho annunciato direttamente al presidente Conte, se non si arriverà alla soluzione, noi sindaci non parteciperemo più ai lavori della conferenza unificata, dal cui esame passano tutti i provvedimenti”.

Fortunatamente Conte ha mantenuto la promessa!