Anche la Chiesa lo ammette, riconoscendo le proprie responsabilità.
La partecipazione dei giovani alle diverse iniziative ed attività socio/religiose nel Venafrano è costante ? C’é in giro la voglia di fare oppure prevale il disinteresse delle nuove generazioni e di riflesso l’impegno della gente comune langue dopo giorno, anche nei riguardi del mondo ecclesiastico ? Purtroppo i dati che emergono in materia non risultano affatto soddisfacenti e di siffatta crisi sono testimoni gli stessi uomini di Chiesa avanti negli anni e come tali più esperti. Ossia quegli operatori religiosi che sino a qualche decennio addietro potevano contare su tutt’altro in fatto di presenze, partecipazione ed impegni , e che oggi invece devono fare i conti con una realtà alquanto deprimente. La disarmante testimonianza di un uomo di Chiesa : “Oggi i fanciulli -attacca il sacerdote- frequentano la Chiesa, l’oratorio e le diverse iniziative proposte dai parroci sino alla prima comunione, dopodiché scompaiono ! Crescendo vengono attratti da tutto l’altro. E’ la società del terzo millennio che lo comporta. Lo stesso dicasi per i loro genitori, fermo restando le dovute eccezioni. Conseguentemente vengono a scemare presenze e partecipazione, mentre le strutture e i servizi del mondo ecclesiastico restano desolatamente vuoti. L’impegno e la collaborazione giovanile dei decenni andati sono purtroppo solo un ricordo, bello quanto si vuole ma ormai un ricordo assai sbiadito”. Quindi l’ammissione da parte del sacerdote di precise responsabilità anche da parte dell’ambiente ecclesiastico : “La società moderna -prosegue l’interlocutore- è profondamente cambiata rispetto al recente passato offrendo al fanciullo tanti e nuovi motivi di attrazione ed interesse che hanno finito per attrarre maggiormente i minori. E’ indubbio però che anche la Chiesa ha le sue belle responsabilità, se tanti fanciulli e giovani d’ambo i sessi continuano ad allontanarsi. I Parroci non sono stati in grado di capire le trasformazioni sociali in itinere, sono rimasti arroccati sulle loro posizioni, si sono chiusi nelle sacrestie ed alla fine sono, o meglio siamo rimasti soli !”. L’interlocutore allarga l’orizzonte della propria disamina, cui va riconosciuto un pregio sostanziale : schiettezza e franchezza ! “I giovanissimi sono spariti da chiese e sacrestie o meglio in pochissimi le frequentano rispetto al recente passato, -ammette il nostro- e parimenti sono scesi anche i matrimoni celebrati in chiesa. Una volta di domenica puntualmente ci si giurava eterno amore ai piedi degli altari e in questa o in quell’altra chiesa erano sorrisi a non finire. Oggi la situazione è assai diversa. Pochi matrimoni davanti a Dio e strade ben diverse seguite da tanti. Anche questo è segno di tempi nuovi, che a modesto parere di chi parla sono tutt’altro che incoraggianti. Dal mio personale punto di vista auguro perciò una immediata inversione di tendenza, a cominciare ribadisco dallo stesso ambito ecclesiastico cui appartengo”.
Tonino Atella