Nell’indagine: soffre Campobasso, Isernia si difende
di Erika Angelone
Quanto è emerso da un’indagine sul commercio al dettaglio, condotta analizzando 120 comuni medio- grandi – tra cui il capoluogo di regione e la città di Isernia – è davvero rilevante e non di poco conto.
Dalla settima edizione dell’Osservatorio sulla demografia d’impresa nelle città italiane e nei centri storici, tra il 2019 e il 2021, si evince che a causa della pandemia, anche in Molise, il commercio al dettaglio è nella morsa della crisi economica. A Campobasso diciannove imprese hanno chiuso i battenti, di cui sei nel centro storico, mentre ritroviamo diciannove in più tra bar, ristoranti ed alberghi; di cui otto nel centro storico. Purtroppo molti hanno perso il posto di lavoro, altri invece hanno puntato tutto su internet, dove i negozi online la fanno da padrone. Lo smart working, invece ha influito sulla mobilità delle persone che sono in netta diminuzione.
Meglio la situazione ad Isernia, negli ultimi 2 anni. Nonostante la crisi del covid, sono dieci in più le neo imprese di commercio al dettaglio, di cui sette nel centro città. Anche il settore di alberghi, bar e ristoranti è in crescita e quindi con un trend molto positivo.
Secondo l’opinione dei più, è necessaria una collaborazione tra Istituzioni ed Amministrazioni locali con la Confcommercio, per dare risposte attuative e concrete ad imprenditori e cittadini, magari sfruttando al meglio l’occasione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza nei prossimi anni.