Il Si della Consulta, rigettata la questione di illegittimità costituzionale

di Erika Angelone

La legge regionale numero 12 del 2020 è stata nell’occhio del ciclone dell’opinione pubblica e sotto la lente di ingrandimento da parte della Consulta. Finalmente la Corte Costituzionale ha espresso il proprio parere su una legge della Regione Molise, emanata due anni fa, avente ad oggetto la tutela e la valorizzazione turistica dei trabucchi. La Presidenza del Consiglio aveva sollevato la questione di illegittimità della stessa legge, davanti alla possibilità di aprire anche in Molise ristoranti sui trabucchi e di utilizzarli per eventi culturali e manifestazioni promozionali dei prodotti tipici locali. Ma l’Organo di Garanzia Costituzionale ha rigettato la questione di illegittimità costituzionale sollevata a riguardo, per la tutela e valorizzazione turistica delle antiche costruzioni per la pesca, accogliendo quanto previsto dalla legge regionale di due anni fa. Pertanto sarà possibile utilizzare i trabucchi per ristoranti,  eventi culturali e manifestazioni promozionali dei prodotti tipici locali.

Non è passata al vaglio dei giudici però, la questione di illegittimità costituzionale per altre due norme della stessa legge regionale. Quella che impegnava i Comuni costieri a redigere «piani per il recupero, il ripristino, la conservazione e la costruzione dei trabucchi» da recepire poi nel Piano Paesaggistico Regionale, perché la materia è anche di competenza dello Stato. Anzi, deve deve essere il Piano paesaggistico a definire la disciplina d’uso delle aree tutelate, e non i Comuni. L’altra norma invece, prevedeva che i trabucchi e l’area circostante fino a 50 metri fossero beni culturali da tutelare, ma secondo la Consulta, spetta sempre allo Stato Centrale definire quali siano i beni da sottoporre a tutela.