Per turisti e visitatori estivi Venafro ha la sua bella “cartolina” da presentare, alias le acque sorgive ed il laghetto di “Ciaraffella”, nome tipico del rione ad ovest dell’abitato. Solo che, data la situazione di cui diremo subito dopo, meglio lasciar perdere … senza presentare alcunché ! Perché ? Perché le condizioni del citato laghetto, potenzialmente bellissimo, suggestivo ed assai attraente, sono a dir poco pessime, indecenti e impresentabili ! Le sue acque, che ricordiamo originano il fiume San Bartolomeo, risultano infatti ricoperte di tutto e di più, e purtroppo solo di cose brutte ed impresentabili. Il tipico specchio d’acqua presenta unicamente alghe a non finire tanto in superficie che in profondità, nonché plastica, barattoli, carte e rifiuti di vario genere, un insieme che non lo rende affatto piacevole alla vista ma tutt’altro. La dimostrazione di tale indecente e indecoroso spettacolo, dovuto parte alla natura (vedi le alghe) e per il resto alla mano incivile dell’uomo ? Le parole di forestieri incontrati sulla ringhiera di tale laghetto : “Potrebbe essere uno spettacolo bellissimo ed una suggestiva attrazione naturale -affermavano contrariati per quanto vedevano- ma così malmesso, con rifiuti di ogni genere e alghe non rimosse, questo specchio d’acqua non è affatto piacevole a vedersi. Un gran peccato per l’ambiente e per Venafro … “. La replica a tali parole ? Assolutamente nessuna, ma solo assenso. Ed allora qualche invito per concludere ; innanzitutto un po’ di educazione e civiltà in più da parte di tutti perché non si abbandoni di tutto in tali acque, quindi maggiore tutela e prevenzione dalla Polizia Municipale e dulcis in fundo l’intervento della squadra operaia del Comune per rimuovere le alghe e pulire il letto del martoriatissimo laghetto di “Ciaraffella”, rendendolo finalmente presentabile.

Tonino Atella